Woman in Power: elogio alla lentezza!
Written by Administrator on April 6, 2013
Woman in Power è entrata nel pieno dell’edizione 2013 e, così come annunciato durante la conferenza stampa dello scorso marzo, ha dato il via al programma di eventi che si dipanerà lungo tutta la durata dell’anno.
Giovedì 4 aprile è stata la volta dell’evento dedicato al cake design, pratica ormai irrinunciabile per rendere una semplice ricorrenza un evento memorabile. Ho portato con me un amico romano, occasionalmente di passaggio a Milano che poco si capacitava nel vedere tanta partecipazione per un evento infrasettimanale che coniugava auto e glasse. Che dire, presa dal turbinio dell’evento e intenta a correre dietro ad un ritmo (alto)milanese, non mi sono fatta stupire dall’eccezionalità dell’evento, che pure era palese.
E’ vero, lo abbiamo ribadito più volte da che seguiamo le nostre WiP, Woman in Power è un progetto capace di stupire proprio per la forza contrastiva degli elementi: donne e motori, marketing e social, network e community legati da strette di mano reali e abbracci tangibili e ora, auto e dolci. Mi sono interrogata su quale fosse davvero il nesso e l’ho trovato in questo meraviglioso elogio alla lentezza. Un invito a scelte accurate in ogni dettaglio e in ogni occasione, ribadito dalla presenza di Isabel Colombo di Bittersweet Eventi, che ha trasformato i locali della concessionaria Cozzi, in un angolo caldo al profumo di caffè e dolci, sottolineato dalle composizioni floreali di Ivana Todeschini assolutamente da “mangiare con gli occhi” e trainato dalla maestria di Floriana Gollini, cake designer di grande capacità e pazienza, che ha creato, con gesti sicuri ed esperti, delicatissime composizioni. Il tutto nella cornice di auto pazienti e luccicanti, offerta dalla Concessionaria Fratelli Cozzi che ha messo a disposizione il proprio show room per l’occasione.
La lentezza di una serata dolce, un marketing di pazienza, consapevolezza, attenzione e contatto, questo il fil rouge dell’evento. Forse in questo mondo fatto di corsa, dove poco ci stupisce davvero, la lentezza di un incontro è la vera rivoluzione e forse aveva ragione Jose Samarago quando diceva che “bisogna ricominciare il viaggio”, per trovare in noi l’autentico stupore. Anche questo è il potere delle donne.
“Il viaggio non finisce mai. Solo i viaggiatori finiscono. E anche loro possono prolungarsi in memoria, in ricordo, in narrazione. Quando il viaggiatore si è seduto sulla sabbia della spiaggia e ha detto: “Non c’è altro da vedere”, sapeva che non era vero. Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, vedere le messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l’ombra che non c’era. Bisogna ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini. Bisogna ricominciare il viaggio. Sempre. Il viaggiatore ritorna subito. (José Saramago)”