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Ultimo incontro Mafie e Legalità Legnano

Written by on March 29, 2011

Chiunque sia passato ieri sera davanti al liceo “Galileo Galilei” non avrà potuto non notare la folla di persone che riempiva l’aula magna ed era ancora in attesa nel cortiletto adiacente della scuola.

Il terzo e ultimo incontro del progetto “ Vedo… sento… parlo?” Tra Mafia e Legalità con oggetto la testimonianza, cioè persone in prima linea contro le mafie e per la legalità, ha fatto di nuovo il tutto esaurito. E per quest’ultima serata del ciclo di tre conferenze da segnalare la presenza di tante autorità locali, guidate dal sindaco di Legnano Lorenzo Vitali, accompagnato dagli assessori Renzo Brignoli e Fiorenzo Battaglioli.

Radio Punto che ha seguito l’intero ciclo di dibattiti e che ha ritrasmesso gli stessi sulle proprie frequenze ha portato in tutte le case questi importanti appuntamenti e ha permesso così a un vasto pubblico l’ascolto di questo evento culturale di gran successo. A breve potrete trovare i podcast su questo sito.

 

Relatori ieri sera don Luigi Ciotti, presidente dell’associazione Libera, e Alberto Nobili, procuratore aggiunto presso il Tribunale di Milano. Il giornalista Saverio Clementi ha moderato la serata.

Testimonianze forti quelle portate dai due ospiti, testimonianze provenienti da una vita spesa a lottare contro la mafia in ogni sua forma. Una mafia che assume il potere che noi stessi gli cediamo, sostituendola alla figura dello Stato, ostinandosi a ignorare la sua presenza, provando un timore reverenziale verso i suoi componenti.

Forte il sentimento di rabbia e delusione per come la politica stia affrontando il problema della criminalità organizzata: divisa, frammentata, incapace di fare un fronte unico contro uno dei più gravi mali italiani. Sottolineata soprattutto la riduzione dei fondi per le politiche sociali e per la pubblica sicurezza, presentazione di leggi che sembrano volte a diminuire la lotta alla mafia.
 
La classe, è stato detto in maniera chiara, ha l’obbligo di porre un freno forte e immediato al problema della criminalità organizzata, migliorando un sistema giuridico troppo lento. L’Italia è oltre il 150esimo posto nella classifica mondiale per lungaggini giuridiche.

Combattere la mafia significa anche fare informazione, parlarne, rendere noto a tutti che ognuno di noi ha il potere di limitarne il fenomeno.

“Qui non siamo in Calabria – ricordiamo una presentazione fatta da mons. Carlo Galli, tra i principali promotori degli incontri  – ma abbiamo sviluppato una coscienza civile fondata sulla paura. Abbiamo paura dell’immigrato che ruba e fingiamo di non vedere delitti molto più gravi. La gente vede e sa, ma non denuncia, spesso non per paura, ma per indifferenza, per una sorta di ritrosia a esporsi. Invece no, bisogna avere il coraggio di esporsi, la parola deve diventare uno strumento di azione».

E i tre incontri organizzati in questo mese di marzo hanno fatto parlare, hanno portato tantissima gente a discuterne, a uscire la sera da casa affollare l’auditorium del Liceo oltre ogni più ottimistica previsione. Forse, servirà poco  nella lotta quotidiana alla mafia, ma è stato un passo importante. Rendere il giusto merito agli organizzatori, ieri sera, è stato un obbligo per tanti dei presenti.

[fonte: Legnanonews]


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