Radio e cd sempre i preferiti
Written by Administrator on November 5, 2009
Uno studio condotto dal Council for Research Excellence (CRE) americano in collaborazione con Nielsen dipinge un mercato musicale molto più tradizionalista di quanto solitamente si immagini. La ricerca, intitolata “How U.S. adults use radio and other forms of audio”, ha preso in considerazione le abitudini di consumo di un campione di persone residenti nelle città di Atlanta, Chicago, Dallas, Philadelphia e Seattle nell’arco della primavera e dell’autunno del 2008, e i risultati sono piuttosto sorprendenti: il 51 % del tempo che i soggetti intervistati dedicano complessivamente alla musica, infatti, è tuttora assorbito dall’ascolto della radio via etere (122 minuti di ascolto medio quotidiano), e il 16 % (72 minuti di media al giorno) dall’ascolto di cd e persino di vecchie cassette analogiche. Ai nuovi strumenti di diffusione e riproduzione digitale restano tuttora le briciole: il 7 % del tempo d’ascolto è dedicato alle emittenti radiofoniche satellitari, il 5 % soltanto ai lettori portatili come l’iPod, il 4 % sia allo streaming da Internet che ai file audio conservati sul computer.<br> Se così stanno le cose, conclude il corrispondente di Billboard Glenn Peoples, alcuni miti consolidati sul cambiamento delle modalità del consumo musicale ne escono con le ossa rotte: non sarebbe vero, dunque, che la gente non ascolta più la radio e che i giovani snobbano completamente il cd (i dati della ricerca contraddicono anche questa credenza). Né sarebbe corretto dire che oggi il pubblico americano utilizza soprattutto Internet per scoprire nuova musica: quattro quinti delle persone che fanno uso di un lettore Mp3 ascoltano anche la radio per quasi 100 minuti al giorno.