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Punkreas: il nuovo album

Written by on February 21, 2012

Tornano a quattro anni dal precedente album i Punkreas, una delle realtà più importanti del punk italiano. Il nuovo album, uscito a fine gennaio, si intitola “Noblesse Oblige” e coniuga, come sempre, melodie trascinanti e orecchiabili a testi impegnati politicamente che raccontano il difficile momento attuale. “Siamo passati dal futuro imperfetto dello scorso album al nessun futuro che abbiamo di fronte ora” dice il chitarrista Flaco.

 

Un album importante che chiude quattro anni di silenzio discografico che hanno però visto la band ampiamente attiva sul fronte live per festeggiare il ventennale caduto nel 2009. Collaborazioni importanti (Luca “Zulu” Persico dei 99 Posse e la sezione fiati dei Bluebeaters) e il fondamentale apporto di Carlo Rossi (produttore di Caparezza, Nina Zilli, Baustelle e Negrita tra gli altri) per album fresco dove cattivera e ironia si coniugano con equilibrio. “Devo dire che abbiamo ricevuto più attestati di stima del solito – dice Flaco -, anche da ambienti che non sono esattamente affini al nostro. Credo c’entri molto il tocco di Rossi, che ha messo quelle sfumature pop che non guastano”.

Inizio con una provocazione: quando un gruppo come il vostro riceve consensi così ampi dovrebbe chiedersi dove ha sbagliato…
E’ vero, ma la speranza è che si stiano sbagliando quelli che di solito ci davano addosso o che ci ignoravano…

Sono passati quattro anni dal precedente “Futuro imperfetto”. Cosa è cambiato?
Nel mondo è cambiato che dal futuro imperfetto di quattro anni fa siamo arrivati al nessun futuro di oggi. Dal punto di vista nostro ci abbiamo messo un po’ perché tra questo e il lavoro precedente c’è stato il ventennale. Abbiamo iniziato con il fare quattro o cinque date auto celebrative ma la risposta del pubblico è stata tale che alla fine è diventato un tour vero e proprio di 45 concerti…

La fase di composizione di queste nuove canzoni vi ha portato via più tempo del solito?
Avevamo la sensazione di avere delle buone canzoni e volevamo lavorarle al meglio. Quindi ci siamo presi tutto il tempo necessario per un disco che ha comportato un lavoro di pre produzione e registrazione più inteso rispetto al passato. Avremmo potuto accelerare i tempi seguendo le logiche commerciali ma abbiamo preferito prendercela comoda.

Da gruppo antagonista al sistema come state vivendo questo momento politico?
Il fatto che sia cambiato il governo per noi è stata una grossa soddisfazione. Ma questa “partenza” ce l’aspettavamo, il problema è la mutazione antropologica che avvenuta nella percezione collettiva della società. Quindi i cambi ai vertici del governo sono il meno, non basta questo per comportare del cambiamenti forti a livello sociale perchéil vero guaio è che ormai siamo un popolo che ha perso la concezione del pubblico e dei temi collettivi.

A proposito di politica non risparmiate stoccate alla Lega… secondo te quante possibilità ci sono che “Polenta e Kebab” venga passata da Radio Padania? 
Da parte di Salvini (direttore della radio – ndr) e soci sarebbe una interessante prova di autoironia. Una grande sorpresa che forse ci farebbe cambiare idea sulla Lega. Ma non credo che ci sarà questa possibilità…

Proprio in quel pezzo c’è l’apporto di Luca “Zulu” dei 99 Posse. Come è nata questa collaborazione?
L’idea di fare delle collaborazioni ci è nata qualche anno fa, quando ci siamo resi conto che rispetto a una chiusura sul fronte dei rapporti che denunciavamo nelle nostre canzoni, noi stessi da un punto di vista artistico eravamo un po’ arroccati in noi stessi. Così sono nate le collaborazioni con gli Assalti Frontali e i Nema Problema. Siamo estimatori dei 99 Posse dal 1989, ma non c’era mai stata possibilità di fare qualcosa insieme. Poi ci siamo conosciuti un paio di anni fa e quando ci siamo trovati in mano un pezzo in cui ci sarebbe stato bene abbiamo chiamato Luca al volo. 

Come state vivendo la rivoluzione, e la crisi, del mondo della discografia?
Abbiamo avuto la fortuna di esserci attrezzati per tempo dal punto di vista dell’organizzazione. Abbiamo tutte le capacità e le conoscenze per fare dei dischi in autonomia. Poi ovviamente a seconda delle situazioni verifichiamo che ci siano dei partner discografici che siano interessati a lavorare sui nostri pezzi. In questo caso il disco è piaciuto a diversi discografici e alla fine Edel è quella che ci ha più convinto e devo dire che, sia a livello di budget che di professionalità messe a nostra disposizione, hanno fatto un grande lavoro.

Ma qual è il posto dei Punkreas nel panorama musicale odierno?
Da un punto di vista generale devo dire che ci sentiamo sempre un po’ anomali e questa anomalia dal punto di vista delle vendite è penalizzante. In un panorama in cui il pubblico tende a scegliere o cose molto leggere o molto impegnate e dal mood un po’ depresso, noi ci troviamo nel mezzo. Non vogliamo essere demenziali, diciamo delle cose anche di un certo peso ma senza voler essere dei gufi tristi. Mettiamo sempre dentro un po’ di spirito beffardo.

LE DATE DEL TOUR
3 Marzo – Cesena, Vidia Club
9 Marzo – Trezzo sull’adda (MI), Live Club
10 Marzo – Bellinzago Novarese (NO), Morgan’s
17 Marzo – Marghera (VE), Rivolta
24 Marzo – Firenze, Flog
13 Aprile – Nonantola (MO), Vox Club
14 Aprile – Senigallia (AN), Mamamia

[fonte: TGCom]

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