Premiati 194giovani con borse di studio

Nel sessantesimo anniversario della sua fondazione, la Famiglia Legnanese festeggia anche la venticinquesima edizione della “Giornata dello studente”, tradizionale appuntamento in cui vengono consegnate borse di studio a giovani meritevoli.

Anche quest’anno la cerimonia si è svolta nell’aula magna dell’Università “Carlo Cattaneo”, alla presenza della autorità locali e provinciali. Nella sala gremita di giovani studenti, ha preso per primo la parola il presidente della Fondazione, Luigi Caironi, il quale ha ricordato che l’iniziativa nasce prendendo ad esempio l’antico gesto del concittadino Giovanni da Legnano, fondatore della scuola di diritto dell’università di Bologna, il quale destinò parte della propria eredità a studenti meritevoli e bisognosi: “Seguendo il suo insegnamento – ha così detto Caironi – da 25 anni la Famiglia Legnanese s’impegna a raccogliere finanziamenti affinché un numero sempre maggiori di studenti possa ricevere questo premio”.

I fondi provengono non solo da enti pubblici, come la Provincia di Milano e il Comune di Legnano, ma anche da gruppi bancari, come Banca di Legnano – Gruppo Bipiemme, aziende e privati cittadini. Per questa edizione sono state erogate 194 borse di studio per un totale di 352.000 euro.

Prima della cerimonia di premiazione, si sono poi avvicendati al microfono Paolo Lamberti, presidente dell’Università “Carlo Cattaneo”, Lorenzo Vitali, sindaco del comune di Legnano, monsignor Carlo Galli, prevosto di Legnano, Umberto Maerna, vicepresidente della provincia di Milano, Enrico Corali, presidente della Banca di Legnano, e, infine, Walter Lazzari, rettore dell’Università ospitante.

Nei loro discorsi, dopo aver ringraziato la Famiglia Legnanese, promotrice di questa meritoria iniziativa, hanno tutti sottolineato l’importanza dello studio per la realizzazione di un futuro in cui carriera personale e responsabilità civile si intrecciano per creare una società migliore. Per superare le difficoltà attuali sono necessari impegno, fatica e molto lavoro; “ma – ammoniscono – mai perdere la speranza e abbandonarsi alla pigrizia di pensiero perché la conoscenza da libertà”; non a caso, molti di loro hanno concluso citando la famosa frase di Steve Jobs: “Stay hungry, stay foolish”.  “Restate affamati, restate folli”

[fonte: legnanonews]