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Polemiche in vista dei 150 anni di Unità…

Written by on February 23, 2011

Francamente, ci saremmo aspettati di più! Il 150° anniversario dell’Unità d’Italia verrebbe celebrato a Legnano solamente con la terza edizione del Gran Galà del Palio (16 marzo) e con uno spettacolo pirotecnico serale. Tutto qui. Il motivo: le ristrettezze economiche imposte dai vincoli del “patto di stabilità”. Il tutto (o il poco, a secondo dei punti di vista) è stato deciso dalla Giunta e da un fantomatico Comitato per le celebrazioni”.

 

Dopo le sollecitazioni in consiglio comunale ad opera dei gruppi di opposizione (l’ultima voce quella di Insieme per Legnano), anche l’Associazione Polis oggi scende in campo per invocare cerimonie per i 150 anni dell’Unità d’Italia più adeguate allo spessore nazionale che ha sempre accompagnato la nostra città, come lo stesso Begnini ha ricordato sul palco di Sanremo qualche giorno fa. 
In serata, a margine della serata dedicata al PGT e alle parti sociali, il sindaco Lorenzo Vitali commentava così i dubbi e le perplessità manifestate da opposizione e da Polis: “Sono critiche ingiustificate perchè il programma dei festeggiamenti non è stato ancora reso noto ufficialmente e quindi, in mancanza di un calendario degli eventi, come si può contestarlo?”

Polis, in definitiva, nel rilevare l’assoluto silenzio attorno alla Festa, ad eccezione di alcune informazioni sul Galà del Palio, afferma che ” Legnano non può certo essere l’unica città d’Italia a “privatizzare” le manifestazioni per un anniversario che merita un ben diverso coinvolgimento dei suoi abitanti e l’allestimento di iniziative popolari di adeguato spessore culturale. Occorre evitare che si affermi, ancora una volta, quella logica che vuole attribuire al passato medioevale l’unico riferimento storico degno di nota, dimenticando che il contributo di Legnano all’unità d’Italia è stato dato, oltre che dal sangue di chi ha combattuto nelle guerre d’indipendenza, dai suoi trascorsi di “culla” del processo di industrializzazione dell’intera nazione”.

“E come – prosegue anora il documento di Polis – trascurare il fatto che il 150° sarà interpretato a livello nazionale, su espressa richiesta della Presidenza della Repubblica, in un evento che deve ripercorrere l’intero periodo dei 150 anni dello Stato unitario, con particolare attenzione alle svolte politiche e culturali, ai fenomeni sociali e di costume, alle trasformazioni che la Penisola ha registrato nella seconda metà dell’Ottocento, nel periodo della Grande guerra, nella pur buia era fascista, nel riscatto resistenziale, nella ricostruzione del secondo dopoguerra fino ai decenni più recenti? A Legnano niente di tutto ciò? Fortunatamente alcune iniziative sono già annunciate nella stessa Legnano a opera di associazioni e parrocchie. Fra l’altro città e paesi vicini a noi hanno fatto scelte diverse, dimostrando che anche con pochi soldi si possono organizzare iniziative di tutto rispetto tali da coinvolgere l’intera popolazione e non soltanto una ristretta cerchia”.

A livello squisitamente politico, ecco poi emergere in Polis un dubbio, quello di “aver voluto evitare un coinvolgimento diretto dell’Amministrazione comunale al fine di evitare spiacevoli incidenti di percorso con la componente leghista della maggioranza che, come è noto, non sta dimostrando particolare entusiasmo nel celebrare la ricorrenza. Sarebbe un’occasione sprecata per l’unica città a essere citata nell’inno nazionale , oltre a Roma; città che, anche grazie alla battaglia del 1176, fu al centro dei miti risorgimentali e per questo più volte citata da poeti e musicisti. E mentre il 17 marzo è stato proclamato festa nazionale (nonostante gli sbandamenti di vari ministri: si fa vacanza, no si lavora, si sta tutti a casa…), dobbiamo ringraziare il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per il suo utile itinerario nei “Luoghi della memoria” dell’unità nazionale”.
  Per il Presidente Napolitano tutte le iniziative in programma per il 150°, ricordano ancora a Polis “fanno tutt’uno con l’impegno a lavorare per la soluzione dei problemi oggi aperti dinanzi a noi: perché quest’impegno si nutre di un più forte senso dell’Italia e dell’essere italiani, di un rinnovato senso della missione per il futuro della nazione. Ieri volemmo farla una e indivisibile, come recita la nostra Costituzione, oggi vogliamo far rivivere nella memoria e nella coscienza del paese quell’unità e 
indivisibilità le ragioni di come fonte di coesione sociale, come base essenziale di ogni avanzamento tanto del Nord quanto del Sud in un sempre più arduo contesto mondiale. Così, anche nel celebrare il 150°, guardiamo avanti, traendo dalle nostre radici fresca linfa per rinnovare tutto quel che c’è da rinnovare nella società e nello Stato”. 

 [fonte: legnanonews] 


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