Plis dei mulini: Abitare pensando
Written by Administrator on June 6, 2014
Si terrà domenica 8 giugno la seconda edizione del “Mulino Day”, una nuova occasione per entrare in contatto con le tradizioni del nostro territorio.
L’iniziativa, ideata dai Comuni aderenti al Plis dei Mulini, ha riscosso, al suo debutto, una adesione al di sopra delle aspettative, da qui il rinnovato entusiasmo anche per l’edizione 2014.
Il Plis dei Mulini è un parco agricolo sovracomunale che si sviluppa sui territori di Legnano, San Vittore Olona, Canegrate, Parabiago e Nerviano e rappresenta una riserva capace di unire e tutelare aree boschive, campi e il fiume Olona, tristemente famoso per inquinamento, schiuma e moria di pesci.
Istituito il 20 marzo 2008 dalla Provincia di Milano, il Parco dei Mulini è una risorsa ancora da scoprire per molti abitanti dell’Altomilanese, per imparare a vivere il nostro territorio pensando a una sostenibilità possibile: un ponte tra il passato delle tradizioni e il futuro di un habitat da recuperare e riabitare. Tra le risorse archiettoniche spiccano lo storico Mulino Meraviglia di San Vittore Olona (già protagonista della “Cinque Mulini”) e la Chiesetta di Santo Stefano, aperta durante il “Mulino Day” dove è possibile ammirare affreschi del Lampugnani risalenti al 1478.
A completare l’esperienza folkloristica della giornata, la sperimentazione della vita contadina, a contatto con un lavoro antico e perduto, vista la ferma anche dell’ultima macina. Da un punto di vista ambientale il Plis dei Mulini, istituito dalla Provincia di Milano è un concerto di realtà ambientali diverse che vanno dal Parco Castello di Legnano, all’ex Monastero Olivetanodi Nerviano e include boschi, campi e, almeno nella progettualità iniziale, l’area umida della Foppa nel territorio di San Vittore Olona. Proprio la zona della Foppa è l’area che ha suscitato maggiore criticità negli ultimi mesi a causa delle vasche di laminazione che sorgeranno proprio in quest’area.
La Foppa collocata nell’area dietro la piazza primo maggio di Legnano, da anni lasciata a se stessa come landa di confine comunale, doveva essere nelle intenzioni iniziali, riqualificata, diventando un punto cruciale per flora e fauna di palude. Doveva appunto, perche’ con un pessimo tempismo pare sia andata definendosi la pratica firmata nel 1995 dall’allora Amministrazione sanvittorese in accordo con A.I.P.O. e Regione Lombardia che prevedeva la costruzione in quel sito delle vasche di laminazione.
Secondo l’associazione “Olona Viva”, la realizzazione di “questo progetto non ha assolutamente nulla di naturalistico, verrà dapprima distrutta e poi inquinata l’unica area verde avente una estensione di circa 50 campi di calcio, che la costituzione del PLIS denominato “Parco dei Mulini” risalente al 2008 avrebbe dovuto preservare e su cui una popolazione complessiva di circa 130 mila persone ha fatto grande affidamento. Si tratta di una ciclopica opera prettamente idraulica, che prevede un costo iniziale di 16 Milioni di euro”, ancora incalcolabili gli oneri di manutenzione delle stesse che resteranno in eredità alla popolazione ben oltre i sei mesi di esposizione universale.
Le vasche sono state progettate per contenere eventuali esondazioni del fiume Olona e a tutela dei territori più a valle, soprattutto dell’area dove sorgerà EXPO 2015. In realtà proprio nei terreni limitrofi all’area Expo, sono già state previste zone di contenimento e la diga di Gurone (Malnate), dovrebbe bastare per contenere eventuali piene del Fiume Olona.