L’influenza colpisce ancora
Written by Administrator on January 2, 2009
Ha gia’ messo a letto per il Natale 100 mila italiani tra adulti e bambini da zero a quattro anni ed il numero e’ presto destinato a quintuplicarsi, al giro di boa del Capodanno sono stati 500 mila, e raggiungeranno gradualmente i 5-7 milioni del picco previsto tra meta’ gennaio e fine febbraio.
A parlare del ‘cattivo’ virus australiano, e’ il virologo dell’Universita’ di Milano Fabrizio Pregliasco che, con la sua equipe, vaglia quotidianamente i casi isolati del virus come le segnalazioni dei ‘medici-sentinella’. Dunque, gia’ l’uno per mille della popolazione generale tra cui il 6 per mille dei bambini piu’ piccoli (0-4 anni) e’ gia’ a letto con l’influenza.
“E’ il saldo, per ora, dei casi isolati e delle segnalazioni dei ‘medici-sentinella’ ma ci attendiamo data la diffusione aggressiva del virus favorita dal freddo continuo ed intenso, un’impennata – avverte Pregliasco – subito dopo il Capodanno, diciamo nella prima settimana di gennaio con 500 mila italiani a letto”. A questo punto della stagione “vaccinarsi e’ un po’ tardi ma – aggiunge il virologo – nessuno vieta di farla: la vaccinazione pero’ dispiega i suoi effetti dopo una decina di giorni”.
Il virus australiano e’ “aggressivo, cattivo per la sua diffusione ma i suoi effetti saranno – spiega Pregliasco – nella casistica classica: febbre alta, dolori muscolari, un diffuso e fastidioso senso di stanchezza, inappetenza. Raccomandazioni? In primis, trattare la febbre con accortezza e prudenza usando gli antiperetici per abbassarla e non per stroncarla”. E poi, “non prendere antibiotici, star al caldo, mangiare leggero, a esempio brodini ricchi di proteine e richiedere l’intervento del medico solo se – precisa il virologo – dopo 4-5 giorni i sintomi non sono passati per evitare ogni eventuale complicanza”. Insomma, tutto secondo copione? “Si’ ci aspettiamo il picco tra meta’ gennaio e fine febbraio e prevediamo da 5 a 7 milioni gli italiani che saranno colpiti dall’australiana”, risponde il virologo per il quale, “accanto all’australiana – conclude – si faranno sentire i virus di stagione, come i rinovirus, con naso chiuso e raffreddore”.