LEGNANO: Progetto s.a.l.v.a.
Written by Administrator on June 18, 2010
L’ABC del pronto soccorso entra in azienda. Dopo il positivo avvio nelle scuole superiori del Legnanese, con 4.500 studenti che sono stati formati in due anni, il progetto S.A.L.V.A. si apre anche al mondo imprenditoriale. L’obiettivo dichiarato è «formare più persone per poter intervenire in modo adeguato e tempestivamente nei casi di infarto, ictus e arresto cardiaco, le principali cause di decesso extraospedaliero», dice Sergio Morra, dirigente medico dell’Unità Operativa Rianimazione e responsabile Automedica dell’ospedale di Legnano.
«Non è solo un obiettivo, quanto una necessità perché oggi, anche con i nuovi protocolli, riusciamo a intercettare solo la metà dei pazienti che vengono colpiti da queste patologie. Le conseguenze non sono solamente in termini di vite perse, ma anche di costi sociali sostenuti per le gravi invalidità che queste patologie solitamente provocano».
Acronimo di Save All Lives Via ABC (Salva tutte le vite con l’ABC), il progetto S.A.L.V.A. è stato avviato in via sperimentale nel 2008 dall’Ospedale di Legnano grazie ai fondi ottenuti da Regione Lombardia, soldi che sono stati raddoppiati dalla Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate. Se estesa su scala nazionale, questa iniziativa potrebbe arrivare a salvare oltre 60mila vite ogni anno. La prevenzione infatti passa infatti dalla conoscenza.
Continua Morra: «Il problema è nel saper riconoscere i sintomi e chiamare il 118 tempestivamente». Oppure, nel caso di arresto cardiaco extraospedaliero, «dove si hanno solo 10 minuti per salvare una vita, intervenendo con le procedure adeguate».
Sono elementari nozioni che renderebbero ancora più efficaci le strutture ospedaliere dedicate. Nell’infarto miocardico acuto, infatti, già l’ospedale di Legnano è dotato di un moderno sistema di trasmissione dell’elettrocardiogramma dall’automedica al pronto soccorso.
«Così si mette in moto una procedura in grado di ricevere il paziente senza attese», precisa Gianni Seveso, dirigente medico dell’Unità operativa di Cardiologia di Legnano.
Così anche per l’ictus, dove l’AO di Legnano sta sperimentando un “percorso dedicato”, cosiddetto “codice ictus”, legato alla Stroke Unit dello stesso ospedale.
«Siamo riusciti ad accorciare i tempi, intervenendo positivamente in diverse situazioni che rischiavano di diventare critiche», dice Patrizia Perrone, direttore dell’Unità Operativa di Neurologia e Stroke Unit dell’Ospedale di Legnano. Se infatti il paziente viene soccorso entro tre ore, può essere sottoposto a trombolisi, con una buona probabilità di recupero, senza conseguenze. Il problema alla base però resta.
«Anche con le moderne strutture non riusciamo a intercettare in tempo il 50% dei pazienti colpiti da queste patologie», sottolinea Danilo Radrizzani, direttore dell’Unità Operativa Rianimazione di Legnano. «Nell’intento di formare più persone possibili, abbiamo deciso di estendere il progetto S.A.L.V.A. anche alle aziende proponendo un sistema di distance learning, ovvero formazione a distanza, per contenere i costi che altrimenti sarebbero stati insostenibili».
Attraverso il coinvolgimento di Confindustria Alto Milanese, già una decina di aziende hanno dato la loro adesione al progetto. Si tratta di Rancilio Parabiago, Color System Legnano, Bmp Legnano, Manifatture Cerutti Turbigo, Nerachimica Legnano, Vito Rimoldi Legnano, Teknomast Legnano e Tessiture di Nosate e San Giorgio di S.Giorgio su Legnano.
«È un corso di formazione multimediale assolutamente innovativo che copre le nozioni di Basic Life Support (BLS) secondo una metodologia di Distance Learning – spiega Andrea Spiriti di Neos, società che ha realizzato il sistema-. Consente una fruizione semplice, immediata, sempre disponibile e senza alcuna limitazione del numero dei partecipanti».
Il corso, che richiede solamente la disponibilità di un pc, prevede un sistema di tutoring a distanza ed un esame finale, oltre ad una lezione pratica conclusiva per l’applicazione delle nozioni acquisite.
Questa estensione, dalle scuole alle aziende, «conferma l’orientamento dell’AO di Legnano verso il territorio, portando l’azione ospedaliera dentro le porte delle case e nelle mani di tutti i cittadini», commenta il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera di Legnano, Carla Dotti.
Il progetto di distance learning è stato realizzato grazie anche ad uno specifico contributo della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate.
«Abbiamo scelto di sostenere questa iniziativa per le sue importanti finalità sociali e sanitarie -spiega Lidio Clementi, presidente della Bcc – Da sempre la nostra banca lavora per il benessere della popolazione che vi abita. Così accanto al sostegno quinquennale per la formazione degli studenti, abbiamo voluto contribuire anche al progetto destinato alle aziende. Riconoscere una patologia è il primo passo per riuscire a salvare tante vite».