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LEGNANO: Passato un buon 25 Aprile

Written by on April 26, 2010

Com’è lontano il 25 aprile di un anno fa! Ricordate? Una festa rovinata da un’incomprensione tra sindaco e presidente Anpi, oggi invece felicemente uniti da vigorose strette di mano, sorrisi e reciproci applausi per i discorsi tenuti in una piazza S. Magno davvero affollata come raramente accaduto negli ultimi anni.

La festa della Liberazione, della Resistenza, della Riunificazione d’Italia, come ha detto il presidente della Repubblica sabato a Milano, è stata davvero la festa di tutti i legnanesi. Finalmente!

In centro, stamane, autorità, forze politiche, tanti cittadini comuni si sono ritrovati per l’alzabandiera, la deposizione della corona ai caduti e per ascoltare i discorsi, prima quello del sindaco Lorenzo Vitali, e poi quello di Luigi Botta, presidente legnanese dell’Anpi. In piazza, le bandiere di Italia dei Valori, Partito Democratico, Sinistra Ecologia Libertà, Rifondazione Comunista.

Vitali ha toccato temi istituzionali, politici e d’attualità con un riferimento particolare al mondo giovanile.

“Per la prima volta dalla fine della guerra – ha affermato il sindaco di Legnano – in questo momento storico i nostri giovani hanno paura. È come se fossero convinti che il futuro fa paura, e che il loro destino sia l’insicurezza personale e sociale. È dunque in momenti come questo che più che mai occorre vigilare e tutelare la libertà, l’uguaglianza, la solidarietà. È in simili periodi di crisi che le istituzioni devono spendersi al massimo per sostenere chi sta patendo fino allo sconforto.
Dobbiamo adoperarci per riaccendere la fiducia nel futuro per i nostri ragazzi e anche per chi ragazzo non è più, ma non può e non deve sentirsi finito e disperato.
Assicuro oggi più che mai l’impegno dell’Amministrazione Comunale, perché ciascuno possa aspirare alla realizzazione di sé in seno alla comunità, perché per tutti diventi concreta una speranza nuova”.

Da parte sua Botta è tornato con la memoria a diversi avvenimenti della Resistenza e ha finito addirittura per tirare dalla “sua” parte lo stesso sindaco quando, nel ricordare un episodio, ha commemorato l’opera svolta a favore dei partigiani del dr. Ezio Tornadù, farmacista dell’Oltrestazione e zio materno dello stesso Vitali.

“Permettetemi un ricordo personale – ha concluso Botta – avevo 10 anni quel 25 aprile 1945. Tra i ricordi di quel giorno , ancora uno oggi mi emoziona: la sera vennero accese tutte le luci nella nostra città che per anni erano state spente. Non avevo mai visto una strada illuminata. Mi sembrava un mondo nuovo, con tutta quella luce: e ancora oggi sono qui, a nome dell’ANPI, per dire grazie a coloro che mi hanno, ci hanno permesso di vedere ancora la strada, di camminare senza paura, di guardare avanti con speranza e coraggio”.

Al cimitero, dove autorità e citatdini si sono recati in corteo, la cerimonia religiosa con un apprezzato intervento di mons. Carlo Galli. Il prevosto della città ha ricordato il sacrificio dei caduti e un esempio semrpe attuale e valido per sostenere i valori fondamentali della vita.


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