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LEGNANO: L’ospedale risponde ai cittadini

Written by on February 10, 2010

Presso la Struttura Opedaliera di Legnano, nella riunione convocata dalla Consulta del Volontariato, la dr.ssa Dotti ha dovuto rispondere a diverse domande che, per la nuova struttura in zona S.Paolo, avevano spesso un comune punto di partenza: la preoccupazione per servizi inferiori rispetto agli attuali, sia per numero che per qualità.

A tutti il direttore generale (uscita tra gli applausi dall’aula consiliare del Comune di Legnano) ha fornito risposte oggi rassicuranti e tali da smentire il chiacchierio creato attorno al nuovo ospedale per sminuirne la validità .

In sintesi, potremo così ricordare le principali argomentazioni portate avanti dalla dr.ssa Dotti:
– tempi di degenza: non esiste la volonrà di ridurli, ma la tendenza moderna della medicina di abbreviarli non può essere dimenticata tanto facilmente. Per questa ragione, ecco nascere l’idea di un nuovo servizio di degenza nella parte storica dell’attuale ospedale, la già nota Cittadella della Fragilità.

– posti letto: non diminuiscono, ma addirittura aumentano. Saranno una quarantina in più rispetto agli attuali.

– personale e servizi: identici a quello che lavorano ed esistono oggi. ” A noi – ha affermato al proposito il manager – non è stato detto di aumentarne il numero, ma cercheremo, in tema di servizi, di fornirli meglio”.

– mancanza di sale operatorie d’emergenza, ad esempio un paio in un bunker per poter operare anche in caso di attacco aereo (il rilievo è stato sollevato proprio in questi termini…): la scelta è stata finalizzata ad avere 19 camere tutte identiche e soprattutto si è mirato ad allestire una sala “ibrida” dotata di un angiografo digitale, PET-TAC di ultimissima generazione, una nuova U.O. di radioterapia, una sala operatoria di Neurochirurgia della Risonanza Magnetica e della Tomografia Computerizzata.

– liste d’attesa lunghe: a Legnano le liste sono sì lunghe, tuttavia in misura inferiore ad altri centri. Inoltre il periodo indicato è sempre reale e viene rispettato. Una preoccupazione fa riferimento alle tre settimane durante il trasloco che avverrà in estate.

– impegno del Volontariato in ospedale: “Io vedrei davvero con piacere – ha affermato la dr.ssa Dotti – un progetto che preveda l’impegno dei volontari al Pronto Soccorso, dove la figura di persone in grado di rassicurare chiunque in un momento di tensione e preoccupazione è importante”.

– spazi a disposizione di enti e associazioni: “più che stanze o locali – ha dichiarato il direttore generale – io metterei a disposizione postazioni in un concetto di modernità e di funzionalità che nel nuovo ospedale deve trovare assolutamente posto”.

Avvicinata prima di lasciare il Comune, la dr.ssa Dotti ha avuto ancora parole di soddisfazione per l’open day dello scorso fine settimana: “Abbiamo registrato 2.090 visite. Una conferma dell’interesse che la popolazione sta manifestando per quest’opera che ci regala una moderna città della salute”.

 


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