LEGNANO: La triste vicenda Croce Rossa

Alla fine c’è anche un momento di commozione. Dopo aver dialogato con i giornalisti ed elencato il lavoro svolto nel suo anno di mandato e dopo aver ricevuto il “benservito” senza una vera motivazione, Enrico Acquadro, da 58 anni nel mondo del volontariato, non trattiene un attimo di debolezza.

La vicena è nota. Acquadro è il commissario della Croce Rossa Italiana di Legnano destituito quindici giorni fa e sostituito con Fabio Carturan. Un cambio che lo stesso Acquadro continua a non capire:

” Sono stato allontanato – afferma l’ex commissario – con una lettera datata 30 dicembre 2009 e che a me è stata recapitata il giorno 13 gennaio 2010. Tra le motivazioni, figurano continui conflitti in sede e le dimissioni di 37 volontarie della sezione femminile. Sembra che si sia voluto tener conto soltanto di queste 37 persone e non delle 417 che continuano a svolgere il loro lavoro oppure il loro volontariato. Con me, da un anno, qui tutto fila in amore e armonia. Non ci sono mai stati motivi di contrasto nè tra dipendenti e neppure tra i volontari. La sezione femminile, poi, ha svolto il suo lavoro con impegno e grande autonomia. Proprio in occasione delle dimissioni, la stessa responsabile del gruppo ha avuto nei miei confronti parole di grande stima e riconoscenza. Ma anche lo stesso commissario straordinario nazionale Rocca in una lunga telefonata non mi ha mai indicato esattamente le ragioni dell’allontamento. Piuttosto, mi ha confermato che nei prossimi tre mesi, con la carica affidata a Carturan, qui verrà fatta pulizia e poi tutto potrebbe tornare come prima”.

“Mi sento amareggiato e umiliato – ha proseguito Acquadro – perchè nel 2009  si è lavorato davvero bene. Abbiamo svolto 13.880 servizi di pronto soccorso, legati ad avvenimenti sportivi, alla protezione civile, all’attività socio-assistenziale, all’attività ospedaliera. Abbiamo rinnovato le convenzione con il 118  con il civile di Legnano. A breve avremo tre nuove ambulanze e saremmo molto vicini anche ad avere un terreno per una nuova e moderna sede. Due giorni prima di conoscere la destituzione, appresa nemmeno per via ufficiale ma da chi sarebbe stato il mio successore, avevo anche definito un importante accordo con una banca locale. Proprio in questo caso, ho perso credibilità! Non porto rancore con nessuno, sia chiaro, ma adesso aspetto di vedere cosa succede in questi tre mesi e, se non accadrà niente, tirerò le mie conclusioni. Intanto, rimarrò come volontario e, come mi ha chiesto Carturan, mi occuperò dei rapporti con l’esterno”.

La sensazione è che dietro alla motivazione ufficiale, definita da Acquadro “pretestuosa e incoerente”, possa davvero esserci qualcos’altro. Così anche noi, adesso, incominciamo ad attenderci quegli sviluppi indicati dall’ex commissario. Perchè, non ce ne fossero, significa proprio che si è voluto far pagare solo a lui colpe per situazioni pregresse, adducendo ragioni (conflittualità interne e dimissioni) con un fondamento poco attendibile.

L’incontro tra Acquadro e la stampa si è svolto nella sede CRI di via Pontidia dove proprio stamane si è svolto il passaggio di consegne tra Acquadro e Carturan. Quest’ultimo non era però presente oggi pomeriggio in quanto impegnato a dirigere gli interventi per i soccorsi alle popolazioni terremotate di Haiti dalla Sala Operativa Nazionale situata al Centro di viale Gorizia e di cui egli stesso è responsabile.