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La Caritas denuncia l’emergenza quotidiana

Written by on January 18, 2011

Attività sempre intensa con dati statistici che danno un segnale forte dell’emergenza quasi quotidiana che devono affrontare i  volontari della Caritas legnanese.

“Nel corso del 2009 – leggiamo in un documento diffuso in questi giorni – si sono iscritte al centro d’ascolto 284 persone e sono stati effettuati 791 colloqui, a ottobre 2010 sono stati accolti 173 tra uomini e donne mentre sono stati effettuati 852 colloqui. Il servizio distribuzione alimenti e vestiario nel 2009 ha consegnato 2.419 pacchi spesa, ad ottobre di quest’anno sono stati consegnati 2.600 pacchi. Al servizio docce si sono presentati 319 assistiti ai quali, oltre alla possibilità di accedere alle docce, sono stati dati ogni volta cambi di biancheria, e prodotti per l’igiene personale”.

 

“Quando si rende necessario- afferma poi un volontario – distribuiamo farmaci che il banco farmaceutico ci mette a disposizione ogni anno. Le persone che accedono ai nostri tre servizi hanno varie problematiche: perdita della casa e del lavoro, conflitti familiari, problemi di minori, ex carcerati, e c’è anche chi è senza fissa dimora”.

Tutti numeri che fanno riflettere e prendere coscienza sul fatto che persone, italiane e straniere, hanno bisogno di aiuto. Dietro ciascun numero c’è infatti una persona a cui noi la Caritas dedica massima attenzione e cura, non limitandosi solo al freddo e burocratico servizio quale potrebbe diventare se, come affermano i volontari, “noi non ci facessimo prossimi, condividendo i loro problemi con amore, cercando di porre attenzione alle richieste silenziose di aiuto che, spesso, si celano dietro al riserbo ed al pudore causato dallo stato di necessità, il più delle volte inaspettato”.

“Le persone che si rivolgono a noi, molte volte, hanno perso la speranza di trovare qualcuno che possa aiutarli, hanno bussato a molte porte ma hanno trovato l’indifferenza di chi pensa che aiutare il prossimo sia soltanto una perdita di tempo. Per fortuna non tutti la pensano così. Così, a volte capita che la nostra dispensa sia pressoché vuota, con il timore di non poter far fronte alle richieste”.

“Noi – sono sempre i volontari a commentare – abbiamo imparato a confidare nella Provvidenza che tramite tutti i cittadini, fa in modo che “miracolosamente” si riesca a dare il necessario ai nostri assistiti. Siamo consapevoli di essere, a volte, un po’ pressanti nelle richieste ma conosciamo la generosità della gente  e sappiamo che risponde sempre ai nostri appelli”.

Alessandra Faiella 


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