Kiss
Written by Angelo Moscara on November 21, 2021
Il gruppo nasce nei primo anni ’70 per mano del bassista Gene Simmons e del cantante-chitarrista Paul Stanley. A chiudere il cerchio arrivano Ace Frehley (chitarra solista) e Peter Criss alla batteria.
Una volta ottenuto un contratto con la Casablanca grazie al loro look forte ed accattivante (ogni elemento delgruppo infatti deciderà di nascondere il proprio volto dietro delle maschere dipinte sul volto) arrivano ad esordire nel ’74 grazie al primo bellissimo ed omonimo full lenght. Per i 18 mesi successivi i quattro continuano ad incidere dischi notevoli di puro rock’n’roll fino ad arrivare nell’autunno del 1975 con la prima celebrazione live: ALIVE.
L’anno seguente arriva quello che è probabilmente il masterpiece del gruppo: DESTROYER. Il disco, più che una raccolta di inediti, è un best of che contiene una serie di gemme indimenticabili: Detroit Rock City, Beth, God Of Thunder e Shout Out It Loud solo per citarne alcune. L’anno successivo arriva LOVE GUN, che verrà ricordato per essere il primo LP dove ogni elemento della band avrà almeno un pezzo da cantare.
Dopo un’altro album Rock…arriva il lavoro DYNASTY facendo così apprezzare il gruppo al grande pubblico internazionale, il brano I Was Made for Lovin’ You rimane tuttora il pezzo più conosciuto della band.
Il 1980 segnerà la svolta stilistica del gruppo: esce il poppeggiante UNMASKED che deluderà molti fans della prima era, anche se sarà il successivo (e sottovalutato) MUSIC FOR THE ELDER a creare il primo split nel gruppo: infatti Peter Criss lascia le pelli per cedere il posto al buon Eric Carr.
Con lui in formazione arriva nel 1982 CREATURES OF THE NIGHT che grazie al successo della title-track risulterà col senno di poi il miglior disco dei Kiss degli anni ’80. Da questo album in poi però i cambiamenti intorno al “bacio” non si attenueranno più e, dopo l’abbandono di Criss, anche Frehley (in preda ad alcol e droghe di vario tipo) lascia la band. Così arriva alla chitarra Vinnie Vincent, che però cederà ben presto il passo a Mark St. John, che a sua volta (vittima della sindrome di Reiter) verrà sostituito con Jean Beaviour. Quando la formazione sembra essersi assestata, anche Beaviour lascia e così arriva Bruce Kulick che debutterà nel 1985 nel buon ASYLUM. Nonostante in questa decade l’hard rock abbia perso di popolarità per lasciare spazio alla new wave ed al new romantic, i Kiss continuano a riscuotere un buon successo anche grazie ad un repertorio azzeccatissimo nei loro live.
Dopo un live in Brasile il gruppo decide di abbandonare il make up e, dopo il discreto CRAZY NIGHTS, arriva a chiudere una decade comunque difficile con HOT IN THE SHADE, disco che verrà ricordato solo per la mega-hit Forever (scritta con Michael Bolton). Gli anni Novanta si aprono con la morte per cancro di Eric Carr che verrà subito sostituito da Eric Singer, batterista che negli anni ’80 vantava collaborazioni con Black Sabbath e Alice Cooper.
Nel 1996, il gruppo registra per MTV America uno show acustico che vede anche il ritorno in formazione di Criss e Frehley: nasce così l’album MTV UNPLUGGED. Dopo questa fugace reunion niente sembra più fermare la band che nel 1997 immette sul mercato lo scialbo CARNIVAL OF SOULS e termina così il sodalizio artistico con Singer e Kulick. Nel ’98 il combo torna in studio con la formazione originaria, sfornando un nuovo disco. Arriva così il “sorprendente” PYSCHO CIRCUS, album di puro hard rock che riporta in auge la band dopo quasi 20 anni. Da li seguirà un mastodontico tour e nel 2003, dopo uno show con l’orchestra di Melbourne il gruppo sforna il buon ALIVE IV (il terzo capitolo era del 1993).