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IMU: “E io pago!” Sì ma quanto?

Written by on October 27, 2012

 

aliquote imu comune di Legnano 2012Quanto pagheremo la prossima IMU? Sono in tanti a chiederselo e la confusione in merito è straordinariamente elevata.

Spesso non ci si capisce proprio nulla. Ieri, allora, il Sindaco di Legnano Alberto Centinaio, insieme con l’Assessore al Bilancio PierAntonio Luminari, ha convocato una conferenza stampa per fare un po’ di chiarezza su quanto sarà chiesto ai legnanesi nei prossimi mesi. Sono temi questi che suscitano spesso grande interesse ma che diventano a volte incomprensibili, degni del miglior Azzeccagarbugli. Cerchiamo di essere allora i più chiari possibile. Nell’incontro di ieri sono state presentate le aliquote, cioè le percentuali decise dal comune sulla somma totale, dell’IMU 2012, che non sono definitive ma saranno presentate al Consiglio Comunale di martedì prossimo, 30 ottobre 2012. L’obbiettivo principale nella definizione dell’importo è stato quello di non penalizzare i legnanesi che hanno solo una casa di proprietà in cui mangiano, vivono, dormono, lavorano, studiano, faticano. In pratica non gravare di tasse esagerate i possessori di case adibite ad abitazione principale. Per questi è stata fissata una percentuale dello 0,40%. Questa aliquota riguarderà ben 19.000 proprietari di prima casa, senza dimenticare gli anziani o i disabili che hanno acquisito la residenza in una casa di riposo. Ci sono poi i casi specifici, in cui l’aliquota è più alta: sale allo 0,46% per i proprietari dei 2.800 immobili concessi in affitto come prima abitazione, allo 0.76% per i 1.300 casi in cui la casa è stata data in comodato o in uso gratuito a dei parenti, allo 0,90% per i 1.500 esercizi commerciali di vicinato e i 2.000 appartamenti non venduti dalle imprese costruttrici, allo 0,96% per i circa mille immobili vuoti, sfitti o tenuti a disposizione dai proprietari. L’aliquota bollente sarà invece per le 25 banche del territorio e i 200 immobili della media e grande distribuzione: per loro sarà pari all’1,06%.

 

C’è stata quindi una differenziazione tra gli “esercizi commerciali di vicinato” e la “media e grande distribuzione”, che ha trovato commenti sostanzialmente positivi. “Apprezzo lo sforzo compiuto nel diversificare noi dalla grande distribuzione”, ha commentato Paolo Ferrè dell’Unione commercianti, “e, comunque, capisco le difficoltà del Comune. Decisamente grave, invece, il danno provocato dallo Stato“. Legnano, quindi, avrà un’aliquota per gli immobili commerciali sostanzialmente nella media con gli altri comuni dell’altomilanese: per Rescaldina, Villa Cortese e Parabiago è dello 0,76%, a San Vittore Olona è un po’ più bassa: 0,85%. A Canegrate è dello 0,86%, mentre Busto Garolfo si dimostra essere la città più cara per gli immobili commerciali: 0,96%. San Giorgio su Legnano e Cerro Maggiore devono ancora deliberare in merito.

Ricordiamo che il Comune di Legnano ha aperto un’apposita sezione del suo sito per il calcolo dell’IMU: clicca qui.

 

La Redazione

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