Il riciclo dell’olio alimentare esausto. Intervista al Presidente di Conoe, Tommaso Campanile.
Written by Emanuele Brunini on February 26, 2022
Nella puntata di Wasabi Street, Emanuele Brunini intervista Tommaso Campanile, Presidente di Conoe, il Consorzio nazionale raccolta e trattamento oli e grassi vegetali ed animali esausti.
Il riciclaggio degli oli esausti (o riciclo degli oli esausti) è un settore specifico del riciclaggio dei rifiuti, e consiste in un insieme di operazioni che vengono svolte su oli minerali usati o oli vegetali di scarto per ottenere oli rigenerati da reimmettere nel mercato. Gli oli esausti immessi in natura provocano ingenti danni ambientali. Possono essere raccolti presso le isole ecologiche o le ditte specializzate. Il loro smaltimento permette di produrre lubrificanti, biodiesel, tensioattivi e saponi.
Attualmente, si stima una produzione di circa 280 mila tonnellate di rifiuto ogni anno. Per non contare gli oli esausti provenienti direttamente dalla: in questo caso la previsione è di 60 mila tonnellate annue.Non devono essere eliminati in modo improprio.
Ogni italiano produce mediamente più di 4 litri di olio esausto che non può essere riutilizzato. Smaltire nel modo sbagliato l’olio esausto (es. olio di frittura) versandolo nel lavandino della cucina o, peggio ancora, nello scarico del wc, può causare gravissimi al nostro danno perché non biodegrad: a tal proposito esiste una procedura specifica per smaltirlo , valida sia per i cittadini che per le aziende.
Cos’è Conoe, quale sono le finalità, qual’è il ciclo produttivo dell’olio recuperato sono solo alcune delle domande al Presidente di Conoe.
Wasabi Street va in onda ogni sabato alle ore 12.