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I Sindaci di Legnano e Rescaldina a confronto

Written by on June 19, 2014

Centinaio e cattaneo legnano e rescaldinaI Sindaci di Legnano e Rescaldina, Alberto Centinaio e Michele Cattaneo, si sono incontrati martedì 17 giugno 2014 al fine di fare il punto sulle diverse questioni di ordine politico-amministrativo che interessano entrambi i Comuni.
La discussione, ricca e costruttiva, ha permesso di condividere alcune priorità d’azione. In particolare è stata sottolineata la reciproca volontà di collaborazione sui temi di Expo 2015 e sul problema della sicurezza. Inoltre è emersa l’esigenza di costruire insieme strategie efficaci per il futuro delle società partecipate da entrambi i Comuni, prime fra tutte la costituenda società per i servizi sociali di zona ed Euroimpresa.
Per quanto concerne il tema IKEA i due Sindaci hanno innanzitutto stigmatizzato le recenti dichiarazioni dell’ex primo cittadino di Rescaldina, Paolo Magistrali, che ha ipotizzato una presunta subalternità del Sindaco Cattaneo al collega di Legnano.
La verità è un’altra: Legnano e Rescaldina concordano su un radicale cambio di rotta nel metodo di gestione della vicenda IKEA. Per entrambe le Amministrazioni il dialogo e la cooperazione con i Comuni dell’Alto Milanese sono un valore ineludibile. Senza il rispetto e l’ascolto degli altri Comuni esiste solo l’isolamento che, alla lunga, può penalizzare gli artefici di una sbagliata modalità di gestione delle relazioni sovra comunali.
Pertanto, mentre sul merito della vicenda IKEA entrambi i Comuni sono tuttora autonomamente impegnati a verificare la documentazione posta alla base dell’accordo di programma attraverso approfondimenti tecnici, politiche, giuridici e amministrativi, sul metodo di gestione della vicenda possiamo già affermare che esiste piena e reciproca volontà di cambiare radicalmente le modalità di relazione: nessuna subalternità, né da parte di Rescaldina verso Legnano, né da parte di Legnano verso Rescaldina; piena condivisione della volontà di garantire rapporti di reciproco ascolto e di pieno rispetto della pari dignità.
Il tutto nella convinzione che questa modalità di azione sia la strada migliore per garantire un sano ed equilibrato sviluppo non solo ai due Comuni ma tutto l’Alto Milanese.


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