E li chiamano cartoni…

E li chiamano cartoni… Ben Ten, Pokemon, Gormiti, Bratz. Non scherziamo. Quelli di oggi non sono cartoni animati, ma soltanto modi per occupare il tempo dei bambini, per farli stare buoni. Non lo dico per nostalgia o presunzione, ma oggettivamente i cartoni animati veri, quelli che davvero erano un punto di riferimento, un appuntamento fisso per tutti, sono quelli degli anni Settanta, Ottanta e, qualcuno, anche degli anni Novanta. 

Evitiamo di cadere nel solito refrain “Noi eravamo meglio”, però davvero noi eravamo meglio. Mi spiego: negli anni Ottanta non c’erano Playstation, canali televisivi satellitari, internet per tutti. Il pomeriggio si aspettava Bim Bum Bam – lo ammetto, Uan era geniale – per farsi una scorpacciata di cartoni animati. Perché quello era l’unico momento dedicato ai piccoli. Pubblicità tanta, è vero, ma d’altro canto si sa che i gusti dei bimbi colpiscono le tasche dei genitori. Però quanti ragazzi hanno giocato a pallone sognando di diventare un giorno come Oliver Hutton, Benjamin Price, Mark Lenders o Julian Ross – oddio, lui magari no…. era malato di cuore! Facciamo Tom Becker, che è meglio -? E quante ragazze hanno guardato prima Mimì Ayuara e poi il mito Mila Azuki, che ha spopolato per anni con il suo “Mila e Shiro” facendo avvicinare tantissime giovani alla pallavolo? Per non parlare di Memole, i Puffi, Pollon – quest’ultimo diventato un cartone di culto per molti di quelli che erano bimbi o ragazzini negli anni Ottanta e all’inizio dei Novanta -, Ken il guerriero, Mazinga, Daitan e tantissimi altri. Noi domani, venerdì primo marzo, dalle 21 alle 23 cercheremo di ripercorrere la storia di molti di questi cartoni animati, quelli veri, quelli di cui ancora adesso ricordiamo tutti a memoria le sigle e alcune puntate, insieme al grafico, al creativo ed esperto di cartoni animati Claudio Mirabile. Lui impreziosirà la puntata di domani di “Non ci resta che il rimmel” con aneddoti e curiosità legati ai diversi cartoni.

Non mancate: l’appuntamento è per domani, venerdì primo marzo, dalle 21 alle 23 con Non ci resta che il rimmel.

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Stay tuned! Cri