Diego Leanza
Written by davide on February 9, 2011
“Diego Leanza I” va inteso come dimensione piuttosto che come prodotto musicale:
è soprattutto un’esigenza maturata dall’artista in tanti anni spesi sul palco e in studio; il suono marcatamente rock vintage sa di strade di Napoli e di Londra, ma non disdegna quello delle avenue di New York; l’ispirazione parte da lontano e giunge direttamente dal sound anni Sessanta di oltre Manica e si staglia fra la east e west coast americane; i testi si sposano in maniera omogenea e creano l’immagine voluta di un uomo che a un certo punto della sua esistenza cerca di scrollarsi di dosso l’universo di distrazioni che gli è toccato, puntando al sodo e all’essenzialità della vita: amore, sesso, crudezza, delusioni, piccole vittorie e grandi sconfitte, altro non diventano che un parapetto fatto di esperienze dove poter gettare le braccia e fermarsi a guardare il nuovo orizzonte; in questo senso, la scelta degli autori dei testi per la stesura ultima delle canzoni, è stata dettata dal senso della casualità e soprattutto dell’amicizia: tutti i brani sono nati lontani dalla sala di incisione, sono piuttosto figli di lunghe chiacchierate occhi negli occhi, pensieri e discussioni fatalmente finiti sul nastro; il disco nella sua essenza tenta disperatamente di assaporare l’oggi in senso stretto, inteso come pausa e ripartenza e cerca di farlo con soave e impagabile lentezza; Diego Leanza è un chitarrista cantante partenopeo; musicista eclettico e versatile, è stato influenzato da tutto quello che vuol dire rock ‘n roll, da Robert Johnson ai Nirvana, passando attraverso Beatles, Rolling Stones, Doors, Kinks, Cream, Led Zeppelin e tendendo sempre come punto fermo Jimi Hendrix, lo spirit blue di Seattle.