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Da noi niente domenica a piedi

Written by on January 28, 2011

A parte Milano, “nessuno degli altri Comuni, che hanno partecipato al Tavolo Aria, ha manifestato l’intenzione di attuare il blocco delle auto domenica”. Lo ha dichiarato l’assessore all’Ambiente di Regione Lombardia, Marcello Raimondi, al termine del Tavolo Aria contro lo smog, convocato a Palazzo Pirelli.
“Comprendiamo – ha detto Raimondi – che il Comune di Milano voglia radicalizzare le misure anti-smog, ma la stragrande maggioranza degli altri Comuni non vede le stesse condizioni”.
Domenica 30 Gennaio, quindi, Milano fermerà le auto dalle 10 alle 18, Legnano no. In città, così oggi ci è stato confermato, le autovetture avranno via libera.

In materia di inquinamento e di possibili rimedi, abbiamno chiesto un commento ad Angelo Pisoni, leader del Gruppo Verdi di Legnano, che ringraziamo per la sempre fattiva collaborazione.

DOMENICHE A PIEDI…O NO?
Il sindaco di Milano sembra aver deciso: domenica tutti a piedi per 24 ore. La Regione e la Provincia aspettano gli eventi atmosferici. Legnano per forza si adegua. Ma il vero problema non è la passeggiata domenicale o la corsa a piedi nel centro della città.
 
Il problema è l’inquinamento dell’aria e in particolar modo le polveri sottili. Come affrontarlo? Bastano veramente 24 ore di stop ai mezzi privati per risolvere la questione? O si tratta di manovra quasi pubblicitaria se non disperata. Il vero problema è la nostra salute. Troppi i giorni in cui i parametri sono al di sopra della soglia di attenzione. È un aerosol non certo benefico per le nostre vie respiratorie.

Far scendere i parametri di inquinamento con uno stop di un giorno è certamente utile ma solo per poter ricominciare a contare i giorni necessari per un ulteriore stop. Sperare nella pioggia che “pulisca” l’aria sa molto di stregoneria indiana. E poi dove finisce l’inquinante abbattuto se non nella falda acquifera?

Abbiamo così spostato il problema. L’ambiente è un sistema chiuso, non si scappa. Quello dell’aria e della sua respirabilità è un problema che va affrontato con interventi preventivi e non a spot. Bloccare il traffico privato per un giorno non basta, bisogna essere decisi e regolamentarlo con norme più severe. Ma soprattutto bisogna fare scelte, anche impopolari, di trasporto merci e passeggeri che oggi non si ha il coraggio di fare. Incrementare il trasporto pubblico urbano ed extraurbano (anche su gomma, sempre che i mezzi rispettino l’ambiente), favorire la mobilità dolce (percorsi ciclo-pedonali). Restituire insomma le città alle persone sottraendole al potere delle auto. E se proprio dobbiamo usare l’auto che sia la meno inquinante possibile.

Nella nostra città, ancora di dimensioni umane, bisognerebbe finalmente fare rete con le piste ciclabili, aumentare le frequenze dei bus, ridurne le dimensioni e l’impatto ambientale.

Siamo in fase di approvazione di PGT, speriamo nei nuovi piani del traffico e dei servizi. Ma soprattutto dobbiamo richiedere che il controllo dell’aria a Legnano sia più puntuale e specifico. Non bastano i check-up saltuari con centraline mobili, chiediamo a chi di competenza (ARPA) che venga aggiornata la centralina di controllo almeno con i parametri riguardanti il benzene e il PM10 (se non quelle delle polveri più sottili). Solo monitorando quotidianamente la qualità dell’aria si è in grado di intervenire puntualmente e di studiare un piano a breve e a lungo termine. Poi, e solo con un piano ben determinato, ben vengano le domeniche a piedi…

Angelo Pisoni 

[fonte: Legnanonews]

 


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