COMPOST E BIOGAS NELLA GESTIONE DEL RIFIUTO ORGANICO. Intervista a Fabio Musmeci, Associazione Italiana Compostaggio
Written by Emanuele Brunini on April 17, 2022
Nella puntata di Wasabi Street, Brunini Emanuele intervista Fabio Musmeci, ricercatore e Presidente di AIC, Associazione Italiana Compostaggio.
Il rifiuto umido, essenzialmente proveniente dagli scarti delle cucine e dai pasti, rappresenta la maggioranza relativa (in peso circa il 30%) dei rifiuti che produciamo. Da un punto di vista ambientale, se conferito in discarica o mal gestito, può inquinare le false acquifere e/o rilasciare metano (un gas a effetto serra molte volte superiore a quello della CO2) oltre che cattivi odori. Le sue implicazioni sono ancora più importanti da un punto di vista economico:
• non essendo un imballaggio, la gestione non è supportata dal Consorzio Nazionale Imballaggi (CONAI) che finanzia la raccolta differenziata delle altre frazioni come il vetro, la carta, la plastica ecc.,
• la frequenza con cui viene effettuata la raccolta è elevata, spesso tre volte la settimana,
• non può essere stoccato per oltre 72 ore,
• non può più essere conferito in discarica.
Con Fabio Musmeci si toccano diverse argomentazioni che riguardano il rifiuto umido, il compostaggio e le varie metodiche utilizzate nel suo trattamento.
Che importanza assume la raccolta e il riciclo del rifiuto umido nella gestione dei rifiuti?
In merito al settore del trattamento dell’organico esistono una serie di impianti. È altamente istruttivo il confronto tra le due soluzioni di trattamento anaerobico e aerobico del rifiuto. Che differenze ci sono?
Che impatto hanno questi sistemi sul territorio? Un impianto di bio gas rientra nel contesto dell’economia circolare?
Premesso che occorre adottare iniziative di prevenzione alla produzione del rifiuto, se il rifiuto organico viene prodotto, si può evitare di conferirlo al sistema di gestione?
Come funziona il compostaggio di comunità?
Wasabi Street va in onda ogni sabato alle ore 12.