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Coda all’Autopompa

Written by on February 20, 2010

RumbekEccomi di nuovo a Rumbek, mi sono già lavato con la tazza e l’acqua oleosa, e all’alba delle 22 abbiamo iniziato a mangiare, normale amministrazione direi.

 

Prima di tutto confermo la pericolosità del serpente incontrato ieri, black mamba, direi che fa il paio con il cobra, ma questo è da considerarsi più pericoloso, in quanto agilissimo, il cobra è troppo grasso per esserlo altrettanto, quindi in caso di incontro ravvicnato, si deve stare molto attenti, stamane sono andato dal compaund dei padri alla sede della radio a piedi, ero ancora a Tonj ovviamente, e non ero molto tranquilo…

Comunque sveglia alle otto, ho rotto l’ennesimo orologio maledizione, colazione e ultima visita alla radio, mi hanno fatto fare altri cavi, cavoli è domenica, poi con il vecovo abbiamo mangiato una cosa e deciso come dividerci in auto, lo abbiamo fatto così bene che stavo per rimanere a Tonj, due jeep, troppe persone, tra cui una ragazza con la gamba rotta, e poca organizzazione, alla fine, verso l’una e trenta siamo riusciti a partire, ma ci siamo subito fermati per: prendere litri e litri di soft drink per le sisters, ma soprattutto per perdere mezz’ora alla pompa i benzina fare il pieno, cavoli se sai che devi fare un sacco di km e sei in mezzo al mondo, fai il pieno il giorno prima, non la domenica al momento di partire, potresti avere dei problemi, no?

Esatto, mezz’ora persa, partenza ore14e10. Non facciamo neanche 10 km che il nostro autista, padre John Peter, mi cede il volante, gli è venuto il coccolone post pranzo, ho guidato per metà della strada, poi ho riceduto il mezzo al padre, Mazzolari mi ha troppo tenuto sulle spine, guida li fai così piano, piano, insopportabile.

Peggio di Paola. Sulle corrugations si deve andare a più di 70, se no ti spezzi tu e la jeep,non lo sa il vescovo?

Sono 20 anni che vive qui! A metà strada ci siamo fermati a visitare una missione di salesiani in mezzo al nulla, gigantesca, con future scuole e dormitori e dopo tre settimane finalmente mi sono fatto un vero caffè con la moka, non il massimo, ma provate voi tre settiane di nescafè e latte in polvere..

Ripartenza e altra sosta per vedere l’albero della resurrezione, molto venerato dagli stregoni locali, leggenda vuole che durante una stagione delle pioggie, sia stato abbattuto dalla forza delle acque, ma che il giorno dopo sia ritornato al suo posto, risorgendo magicamente. Ad oggi è meta di sacrifici, pecore e altri piccoli animali, alla base del tronco di sono sempre resti di animali e tracce di sangue. Macabro.

Siamo arrivati alle 19, 5 ore di viaggio, interminabile. Domani finisco dei lavori rimasti in sospeso, poi verso le 17 mi diranno a che ora martedì avrò il volo per Malakal, da li poi sparirò per 7 giorni, salvo satellitari dell’ultima ora, difficile comunicare sui Monti Nuba.

 


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