Ciccio Merolla

“Fratammè” è un disco che si annuncia capostipite di un nuovo genere, dove il rap si fa accompagnare per la prima volta dalla materialità degli strumenti e nuove musicalità;

è l’anima messa a nudo di un artista eterogeneo, un “pastiche” delle sue contaminazioni di artista ventennale, dove testi e musica sono la rivoluzione del Mediterraneo, un mare che unisce popoli e razze diverse congiunte nel nome della fratellanza, filo conduttore di questo nuovo lavoro; il rap, quello rigorosamente fatto per passione,  e i temi che lo contraddistinguono sono il grido trascinato che trova unico sfogo nella musica, quella fatta con mani nude che battono su un tamburo; nel disco ritroviamo i ritmi del sud del mondo dove la strada insegna  a vivere, ma in altri casi anche a morire; i testi che giocano con melodie moderne e tradizione popolare sono tutti in napoletano, una lingua vera e propria.