Caso Ikea : chieste le dimissioni di Ferre
Written by Roberto on May 4, 2014
Il sindaco Alberto Centinaio ne è convinto: anche se Legnano fosse contraria al progetto Ikea, Rescaldina e Cerro tirerebbero dritte per la loro strada. Nell’ultimo consiglio comunale, complice anche la pubblicazione del documento di valutazione di impatto ambientale, gli animi sulla questione si sono scaldati ancora.
Nell’ultimo consiglio comunale una mozione presentata dal consigliere della Sinistra Giuseppe Marazzini chiedeva alla giunta di prendere una posizione netta contro il progetto. Le opposizioni avevano abbandonato in blocco l’aula. Lo stesso Marazzini, ora, ritorna all’attacco per chiedere che l’assessore Antonio Ferrè si faccia da parte.
“Che Legnano sarebbe stata tagliata fuori era scontato – dice – continuando ad aspettare era prevedibile che si sarebbe arrivati a questo punto, se la giunta ha dignità politica, adesso Ferrè deve presentare le sue dimissioni, altrimenti il prossimo consiglio comunale farò io una mozione di sfiducia”.
Marazzini definisce come presa in giro verso Legnano il fatto che Ikea abbia comunque presentato il proprio progetto. “Per tre volte abbiamo chiesto alla giunta di esprimere un suo giudizio – dice il capogruppo del Nuovo Centro Destra Luciano Guidi – al di là dell’entrare o meno nell’accordo di programma, è mancata totalmente uan valutazione politica. Siamo dispiaciuti ma come legnanesi ci sentiamo presi in giro”.
Valutazioni sulla cui lunghezza d’onda vi è pure il capogruppo della Lega Nord Giambattista Fratus che attribuisce la responsabilità del tutto all'”Attendismo inutile della giunta Centinaio”. Centinaio, dal canto suo, si difende attaccando: primo, afferma, l’assessore Ferrè resta al suo posto. “Se avessimo preso una posizione diversa – aggiunge – votando contro Cerro e Rescaldina si sarebbero fermate?
No. Ci sarebbe stata un’alternativa, quella di sedersi privatamente a negoziare sottobanco concessioni di varia natura per Legnano. Ma questo non è nello stile di chi ha fatto della trasparenza la sua bandiera, e poi avremmo ottenuto forse una temporanea sospensione del progetto ma ciò avrebbe voluto dire avallare nei fatti l’intera operazione”.
Dal canto suo, il sindaco di Cerro Antonio Lazzati si dice convinto che tutto è stato fatto secondo la legge e non teme eventuali azioni controffensive di Legnano. “Legnano – conclude Centinaio – si muoverà in tutti i modi consentiti dalla legge sia a livello amministrativo che legale perché solo chi vuole sfruttare questa vicenda con le armi della demagogia edella strumentalizzazione politica potrebbe immaginare una possibilità diversa”.