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BUSTO A.: Su ali d’aquila vola la solidarietà

Written by on October 5, 2009

Nella sua trasmissione “Invisibili” Marco Berry descriveva la vita dei clochard, gli ultimi della società, quelli che hanno storie personali o scelte di vita che li hanno portati fuori da qualsiasi circuito sociale.

Vivono di carità, dell’amicizia di alcune persone. Non sono gradevoli alla vista dei nostri occhi abituati a vedere vestiti firmati e belle auto, ma costituiscono un “effetto secondario” (come vengono definiti da alcuni) del capitalismo stesso.

A Busto Arsizio c’è un  gruppo di ragazzi che si occupa di dare loro assistenza volontaria il sabato mattina e che ha sede presso l’oratorio di San Filippo in via Calatafimi. L’associazione “Su ali d’aquila” fornisce loro un minimo di igiene e di ristoro, offrendo una doccia calda, indumenti puliti ed un pasto caldo. Non viene chiesto nulla in cambio.

Si cerca anche di soddisfare alcune esigenze di minima per fornire loro una qualità della vita un po’ più umana: un letto usato, un materasso, un armadietto quando queste persone trovano una sistemazione meno precaria che non un cielo di stelle.

I ragazzi che li assistono, oltre a mettere a disposizione il loro tempo ed il loro amore per la vita, cercano anche di interessarsi ai casi più bisognosi. Se pensate che il classico clochard sia una persona romantica che, giunta ad una età avanzata, persi gli affetti familiari o il lavoro, non trovi di meglio che la strada, state sbagliando.

Nella ricca ed operosa Busto Arsizio, forse oggi un po’ meno ricca anche a seguito di questa crisi anch’essa invisibile nelle dichiarazioni dei nostri governanti, vi sono ragazze di 25 anni che stanno in queste condizioni. Possono essere lasciati giovani di questa età in strada senza dare loro una possibilità di vita migliore?

Chi volesse aiutare questa iniziativa, per conoscerla meglio e per offrire la propria collaborazione potrà mettersi in contatto con la Caritas parrocchiale di San Michele o con le altre Caritas parrocchiali cittadine.

 


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