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ALTOMILANESE: Memoria delle Foibe

Written by on February 10, 2010

Queste le iniziative del territorio per il Giorno in ricordo della tragedia delle Foibe:

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Giorno del Ricordo 2010
Norma Cossetto e Mario Tonzar: dalle foibe del ’43 ai lager di Tito
Conferenza del prof. Giancarlo Restelli docente all’Istituto Tecnico Bernocchi di Legnano
– 12 febbraio, Palazzo Leone da Perego, Legnano, ore 21

Norma Cossetto, istriana, universitaria di 24 anni, venne infoibata alla fine del settembre del ’43 da criminali appartenenti al movimento di liberazione di Tito. Non aveva colpe specifiche. Venne buttata in foiba dopo essere stata ripetutamente violentata perché il suo assassinio e quello di altri disgraziati rientrava in un disegno più o meno lineare di possesso dell’Istria mettendo a tacere la componente italiana. Così Norma pagò con la vita la politica antislava del fascismo e contemporaneamente diventò vittima del nazionalismo sloveno e croato che con tutti i mezzi mirava al controllo della Venezia Giulia.

Mario Tonzar, operaio di Turriaco, fece parte di quella folta schiera di monfalconesi che dopo la guerra, nel 1947, scelsero di andare nella Jugoslavia di Tito per dare il loro contributo all’edificazione del socialismo. Nel 1948 ci fu la famosa scomunica di Stalin nei confronti di Tito. I monfalconesi stettero con Stalin e una cinquantina di loro finirono nei gulag jugoslavi, che non avevano nulla da invidiare rispetto a quelli nazisti. Tonzar fece tre anni nei lager jugoslavi e quando tornò in Italia scelse il silenzio per non mettere in difficoltà il Pci, il suo partito. Solo da pochi anni ha deciso di raccontare quello che ha visto e subito (La valigia e l’idea). Le sue pagine portano il lettore a scoprire una realtà poco o nulla conosciuta: la violenta repressione nella Jugoslavia del maresciallo Tito.

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 Il Circolo del Popolo della Libertà “Carlo Borsani” di Legnano , in occasione della ricorrenza della giornata del 10 Febbraio (Giornata del Ricordo) dedicata alla memoria delle decine di migliaia di italiani originari delle terre istriane , fiumane e dalmate , massacrati nelle foibe carsiche dalle bande comuniste del maresciallo Tito , intende onorare il ricordo di quanti , uomini ,donne , bambini e religiosi vennero trucidati essendo accusati di una sola colpa : essere italiani.

Il Circolo “Carlo Borsani”, storico riferimento della destra legnanese,  auspica che le iniziative coraggiose  avviate da molte istituzioni , prime fra tutte quelle del Ministero della P.I. tramite l’On. Paola Frassinetti , della Regione Lombardia tramite l’Assessore Romano La Russa  e quelle della Provincia di Milano tramite il Vice Presidente Umberto Maerna, confluite verso le numerose manifestazioni patrocinate in questi giorni , possano finalmente contribuire a ristabilire la verità storica su queste atroci vicende , volutamente nascoste per troppo tempo. 
 
Il perdono e la pacificazione non possono essere disgiunti dal ricordo e dall’insegnamento alle nuove generazioni , soprattutto attraverso le istituzioni scolastiche,  per impedire il ripetersi di simili tragici e sanguinosi eventi.

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Il 10 e 11 febbraio, dalle 10 alle 22, al foyer  Spazio Oberdan, Viale Vittorio Veneto 2_MI, mostra fotografica “STORIA DIMENTICATA DI UNA TERRA D’ITALIA. VENEZIA GIULIA, ISTRIA, FIUME, DALMAZIA
         
10 febbraio,  ore 18 – inaugurazione alla presenza di: Novo Umberto Maerna, Vicepresidente e Assessore alla Cultura della Provincia di Milano Roberto Predolin,  Dirigente Nazionale Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia Pietro Cerlienco, Presidente Comitato Provinciale Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia
 
11 febbraio, ore 18 – presentazione del libro “Venti di bufera sul confine orientale”
sala Spazio Oberdan,  Viale Vittorio Veneto 2  – intervengono gli autori: Luciano Garibaldi, giornalista e storico; Rossana Mondoni, docente e saggista, segue dibattito con :  Novo Umberto Maerna, Vice Presidente e Assessore alla Cultura della Provincia di Milano – Stefano Zecchi, Ordinario di Estetica all’Università degli Studi di Milano – Roberto Predolin, Dirigente Nazionale Associazione Nazionale Venezia Giulia e DalmaziaLe iniziative sono entrambe ad ingresso libero.

“Colpevolmente rimosso dalla coscienza e dalla storia italiana per decenni, – sottolinea Novo Umberto Maerna, Vicepresidente e Assessore alla cultura della Provincia di Milano – il dramma delle foibe e l’esodo del popolo Giuliano Dalmata e Istriano sono stati una ferita profonda per l’intera comunità nazionale. La coraggiosa decisione con cui il Presidente Carlo Azeglio Ciampi ha stabilito che  il 10 febbraio divenisse Giorno del Ricordo ha perciò colmato un lungo e colpevole oblio.Uccisi, infoibati, perseguitati dalla Jugoslavia soggiogata dal regime comunista del maresciallo Tito solo perché italiani, le donne e gli uomini che patirono il dramma delle Foibe ci rammentano che non è con l’odio, con la sopraffazione etnica, con l’affermazione di ideologie basate sulla violenza e sulla negazione della libertà che si costruisce una Nazione e, soprattutto, una memoria realmente condivisa. Le iniziative che la Provincia di Milano, attraverso l’Assessorato alla Cultura, organizza in occasione della Giorno del Ricordo servono esattamente a questo: contribuire a diffondere un sentimento di reale Pacificazione Nazionale. Il dramma dei Giuliano Dalmati e degli Istriani – conclude Maerna – rappresenta una pagina della memoria di un popolo che deve essere custodita non come patrimonio di una parte, ma dell’Italia intera.”

 

 


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