ALTO MILANESE: Il volontariato a Milano e provincia
Written by Administrator on November 20, 2009
Provincia di Milano e Ciessevi presentano la terza edizione della ricerca annuale “Il volontariato a Milano e provincia” mercoledì 25 novembre 2009, dalle ore 17 alle 19, alla Sala Guicciardini in via Macedonio Melloni 3 a. Interverranno alla presentazione: Massimo Pagani, Assessore Famiglia, Politiche Sociali, Politiche per le persone con disabilità, Associazionismo della Provincia di Milano; Lino Lacagnina, Presidente Ciessevi; Maurizio Ambrosini, docente di Sociologia all’Università degli Studi di Milano; Patrizia Tenisci, Ricercatrice e curatrice dell’indagine. Modera l’incontro Rita Querzè, giornalista del Corriere della Sera.
La rilevazione scatta una fotografia, aggiornata al 31 dicembre 2007, sulle organizzazioni di volontariato iscritte alla sezione della Provincia di Milano del Registro generale regionale del volontariato e a un campione di organizzazioni non iscritte al registro. Questo lavoro è stato promosso dalla Provincia di Milano e dal Centro servizi per il volontariato nella provincia di
L’obiettivo è descrivere il mondo del volontariato di Milano e provincia nella sua dimensione, nelle risorse economiche, nei rapporti che intrattiene con le istituzioni pubbliche e private, ma anche sulle principali problematiche che il settore affronta. L’analisi è divisa in tre parti: la prima riguarda il volontariato nel suo complesso iscritto e non iscritto al Registro; la seconda approfondisce le realtà iscritte al Registro del volontariato; l’ultima parte mette in luce dati più puntuali nei diversi distretti socio – sanitari.
Le organizzazioni di volontariato: una realtà ricca e in evoluzione. Nella provincia di Milano si contano 1790 organizzazioni di volontariato, il 23,5% della Lombardia, regione che occupa una fetta di eccellenza nel panorama nazionale, il 16,7% (dati ISTAT 2003]. La densità delle organizzazioni in rapporto al numero degli abitanti conferma una maggiore presenza a Milano città e nei seguenti comuni del territorio: Legnano, Abbiategrasso, Rozzano, Magenta e Cesano Boscone. Il capoluogo, infatti, conta ben 872 organizzazioni, pari al 48,7% delle realtà di tutto il territorio provinciale.
E’ confermato il trend di crescita (+9,5%) del numero di organizzazioni, dopo il boom degli ultimi sei anni con la nascita di 65 nuove organizzazioni all’anno.
La conseguenza di questo continuo proliferare di formazioni volontarie è da attribuirsi a molteplici fattori: dalla propensione alla solidarietà che si sviluppa in momenti di crisi economica, all’opportunità di stare assieme per condividere uno scopo, alla possibilità che il volontariato offre di coltivare relazioni sociali.
Il dato sulla dimensione conferma, quindi, un volontariato di medie e piccole dimensioni: il 26% ha meno di dieci volontari e complessivamente il 50% ha meno di venti volontari.
Piccole organizzazioni, una microsocietà in movimento. A Milano e provincia operano 75.083 volontari, esclusi i donatori di sangue, di tessuti e i potenziali donatori di organi. Circa due persone ogni cento svolgono un’attività di volontariato all’interno di organizzazioni strutturate. A Milano, in particolare, sono attivi circa 42mila volontari che rappresentano il 56% dei volontari dell’intera provincia.
Vocazione nell’assistenza sociale. Complessivamente le organizzazioni mostrano una vocazione prevalente ad intervenire nel campo dell’assistenza socio-sanitaria: sono impegnate in queste due attività il 58% delle Gli utenti che hanno usufruito dell’aiuto dei volontari nel 2007 sono: 444mila malati e traumatizzati, 190mila minori, 80mila immigrati, 65mila anziani autosufficienti, 40mila detenuti o ex detenuti, 33mila anziani non autosufficienti, 22mila diversamente abili, 18mila individui in difficoltà. Il profilo del volontario: una persona adulta. L’età dei volontari segnala la forte presenza di persone in età adulta: il 52,8% ha appartiene alla fascia d’età oltre i 54 anni. Il confronto con l’anno precedente evidenzia un aumento dei volontari oltre i cinquantaquattro anni (+3,4%) e una minore presenza di giovani (-0,9%) con meno di ventinove anni. Il dato sulla condizione professionale indica un aumento significativo di volontari occupati o di persone con altra condizione professionale e un minore coinvolgimento di pensionati (-10,5%). Il livello d’istruzione è elevato e in crescita +12% di laureati rispetto all’anno precedente e +3,2% con diploma superiore.