Radio Punto

#SemplicementeOvunque

Current track

Title

Artist


Addio al patron della Cagiva

Written by on August 17, 2011

Varese: scompare Claudio Castiglioni. “Quella in cui ci ritroviamo è una situazione complicata, ma voglio dire una cosa agli operai: mi metterò ancora in gioco, perchè MV Agusta merita il massimo. Anche se sarà l’ultima volta che riuscirò a farlo : non vi abbandonerò mai”. Cosi diceva Claudio Castiglioni, 65 anni, in uno dei suoi ultimi discorsi dopo la vendita della sua azienda all’americana Harley Davidson: il piu geniale creatore di moto che l’Italia abbia mai conosciuto. Aveva promesso questo in uno dei suoi ultimi discorsi pubblici prima di ammalarsi e di morire dopo una lunga malattia.

 

Perché il presidente amico che amava farsi chiamare signor Claudio, innamorato delle moto, pronto a fare di più, a cercare moto sempre più belle e potenti, teneva ancor di più ai suoi operai, ai tecnici, a quelli che gli lavoravano al fianco. Che oggi piangono lacrime sincere davanti all’ospedale di Varese dove questa mattina, una malattia incurabile lo ha strappato ai suoi progetti e ai suoi sogni.

Perfezionista, dolcissimo e raro. Era cosi Castiglioni. In Italia, in America e nel mondo, con le sue moto ha segnato la storia del motociclismo. Fondatore della Cagiva e della MV Agusta, dopo aver dato una svolta alla Ducati. Sue creature, Solo per dirne alcune, la Brutale S, la Ducati Monster S4 (una variante della Monster da lui inventata), la 916 e la Monster 900 a iniezione elettronica, la F4.

Quella di Claudio Castiglioni lascia è una storia importante del “made in Italy”. Trenta anni fa aveva rilevato vicino a Varese uno stabilimento dell’ Harley-Davidson. La passione per le moto fin da giovane, quando correva e aveva tirato a fare un po’ il campione. Di famiglia, oltre a vari interessi, avevano (lui e il fratello Gianfranco) una fabbrica di minuterie metalliche. Nacque la Cagiva (che vuole dire Giovanni Castiglioni Varese, Giovanni era il padre). Cagiva era anche il nome delle moto con la quale faceva le gare di motocross. Nel 1985 comprarono la Ducati. Nel 1990 la MV Agusta, un marchio glorioso, ma che da 32 anni non produceva più niente. Poi 121 campionati del mondo, nelle varie categorie. L’acquisto della Husqvarna dagli svedesi: la regina del cross. A seguire anche problemi economici, vendite e riprese. Sempre con il suo gruppo, sempre con la passione e la voglia di fare moto inalterata.

E oggi vogliamo ricordarlo cosi: mentre racconta come ha dato il nome ad una delle sue moto, la Brutale: “Volevo chiamarla Disco Volante, cioè riprendere il nome di una gloria della MV Agusta (ho ripreso un po’ il disegno del serbatoio). Ma poi un giorno in fabbrica un operaio che l’aveva provata mi disse in dialetto varesotto: “Ma l’è proprio brutale questa moto qui”. Una folgorazione. Il nome giusto era quello”.

[fonte: TGCom]


Reader's opinions

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *