Sabato a Spettacolando
Written by Roberto on October 23, 2009
Un sabato di autunno ma con grandi personaggi che frequentano le nostre frequenze. Si comincia con Franz Di Cioccio mitico batterista della PFM e via con un gradito ritorno Gennaro D’Avanzo Direttore del teatro San Babila. Ma subito a ruota accarezziamo le chitarre ed il suono duro del rock con Forty Moostachy e Marigold.
Non perdete questo nuovo appuntamento di Spettacolando con Marco Ciapparelli. Ogni sabato a partire dalle 12:00 su Radio Punto, La Radio Dell’Alto Milanese.
Franz Di Cioccio Biografia
Nasce a Pratola Peligna (Aq), sotto il segno dell’Acquario.
La passione per la musica è nel suo DNA, ereditata dal padre, eccellente oboista.
Cresciuto con l’attitudine verso la musica classica, a dodici anni fu folgorato dal rock di Bill Haley e, in seguito, di Elvis Presley, poi, sotto una forte spinta emotiva, si appassiona ai Beatles ed ai Rolling.
Suona nella sua prima band a sedici anni, mentre a diciasette fonda “I Quelli” (composto da Pino Favarolo e Teo Teocoli alle chitarre e voci, Franz Di Cioccio alla batteria e Giorgio Piazza al basso, ai quali si vanno ad aggiungere poco dopo Flavio Premoli alle tastiere e Alberto Radius e Franco Mussida alle chitarre) con i quali incide il suo primo disco.
Franz Di Cioccio è il session man più richiesto tra la fine degli anni Sessanta e i primi Settanta, suonando con gli artisti più importanti dell’epoca (Battisti, De André, Mina, Celentano, Al Bano, Equipe 84 , Dick Dick, ecc).
Alla fine del 1970 Di Cioccio con Mussida, Premoli e Piazza (a cui si aggiunge poi mauro Pagani) fonda la Premiata Forneria Marconi; il nome (che verrà spesso abbreviato in PFM) deriva dal luogo dove provano, una vecchia forneria di Brescia.
Da lì a poco, la PFM diventa il punto di riferimento del rock italiano nel mondo.
Il debutto avviene al Teatro Lirico di Milano come supporto degli Yes (alla loro prima tournee italiana), dove propongono, in maniera eccellente, brani di gruppi d’oltremanica come i King Crimson; questo debutto “importante” gli permette di farsi immediatamente notare ed apprezzare sia dal pubblico che dalla critica; subito si interessa a loro Mogol, che per l’etichetta Numero Uno decide di preparare il primo album della band.
Il disco si chiama “Storia di un minuto” e, anche se risente ancora per ovvie ragioni dell’influenza straniera, propone un rock venato di ottime sfumature classiche ed influenze mediterranee.
Dopo pochi mesi dall’uscita del disco il quintetto è gia famoso e “Storia di un minuto” verrà preso nel tempo a modello da numerosi altri gruppi.
A quel primo disco sono seguiti moltissimi altri album di successo.
Con la Premiata Forneria Marconi, dove Franz Di Cioccio tuttora è front man e batterista, ha suonato in più di 4000 concerti e ha all’attivo 25 dischi pubblicati in tutto il mondo.
PFM è l’unica band ad essere entrata in classifica su Billboard e ad aver riscosso successo di critica e pubblico internazionale.
All’attività di musicista affianca altri interessi. Autore e conduttore di programmi televisivi, attore, compositore di musica per il cinema e la televisione (con l’amico Patrick Djivas ha composto la sigla del TG 5).
E’ pubblicista e collabora con “Torino 7”, l’inserto de “La Stampa”. Ha fatto l’attore e il conduttore di programmi radio televisivi.
Ha pubblicato per Mondadori il libro “Due volte nella vita” dedicato alla sua esperienza con PFM e per Limina “Rossoneri comunque” (come coautore insieme ad altri tifosi trasversali).
Attualmente dirige l’etichetta di musica evolutiva “Immaginifica “ ed è impegnato come produttore discografico e scouting.
The Forty Moostachy Biografia
The Forty Moostachy è un progetto che nasce a Vicenza nell’estate 2003. Power trio composto da Luca (chitarra, voce) Gio (basso) e Nesh (batteria).
L’obiettivo iniziale era quello di creare un repertorio di influenza stoner rock, basato su esagerazione dei volumi ed attitudine garage ed indie; ma la prima registrazione, il demo 2004, lascia comunque trasparire un retrogusto blues che si fa sentire tra crunch e distorioni.
I tre brani presenti nel demo vengono accolti dalle webzine in maniera positiva; contemporaneamente decolla l’attività live con la quale The Forty Moostachy cercano di emergere esibendosi in club e locali di vario genere nonché partecipando a diverse manifestazioni estive.
Iniziano quindi le interazioni con altre band del panorama underground nazional ed estero; fino ad ora, The Forty Moostachy hanno avuto l’opportunità di aprire i live set per importanti band italiane quali One Dimensional Man, Cut, OJM, Smal Jacket, Super Elastic Bubble Plastic, Teatro Degli Orrori ed internazionali come High On Fire, Orange Goblin e Los Natas.
L’estate del 2006 vede The Forty Moostachy impegnati nella realizzazione del videoclip di “The man is running fast”, e la partecipazione alla prima edizione dell’Indie attack, contest dedicato alle band emergenti ospitato all’interno dello Sherwood festival.
Nell’inverno 2007 arriverà poi la partecipazione all’Italia wave love festival, dove la band arriverà ad esibirsi alle semifinali della manifestazione.
Live dopo live il gruppo si evolve ed il repertorio per un nuovo lavoro in studio si è piano piano creato.
Nel 2007 inizieranno le registrazioni per il primo full-lenght intitolato “Three rooms, some songs, the show….and a suitcase full of bones”, in cui si rende finalmente evidente l’importanza data da The Forty Moostachy ad un immaginario visionario, allucinato e psichedelico raccontato brano dopo brano.
Pochi mesi dopo, grazie al costante lavoro di contatti con altre band, i tre vengono inclusi con il brano “Dead man in the bathroom” nella compilation “The heavy italian psych sound”, distribuita da Go down records e dalle band stesse partecipanti al disco.
L’attività live nel frattempo inizierà ad allargare il proprio giro di appartenenza per andare a toccare province e città più o meno distanti, per portare su più palchi possibili la filosofia live di The Forty Moostachy, fatta di schiene indolenzite, ginocchia tumefatte, mani insanguinate ed immaginario teso ad un mississipi che non c’è nella pianura padana ma che è sempre presente nella vena compositiva di Luca, Gio e Nesh.
Le recensioni riguardanti “Three rooms…” sono comunque state accolte positivamente dalle webzine specializzate e non, che hanno messo in evidenza, con grande piacere della band, l’impegno dimostrato per creare storie immaginarie, creare un “concept”.
Nell’estate 2008 avviene la prima vera e propria pausa per The Forty Moostachy: sei mesi di assenza dai palchi per porsi finalmente nella condizione ottimale per preparare il loro umplugged live set, dove viene messo al centro di tutto, la canzone, scarna dei suoni ma piena di significato emozionale.
A breve un piccolo tour acustico, un nuovo videoclip e nuove collaborazioni per ciò che riguarda booking e management.
The Forty Moostachy….the best is yet to come….
Marigold Biografia
Fondati e nati da un progetto di Marco Campitelli (voce, chitarra, synth) nel 1998, The MARIGOLD subiscono diversi cambi di line-up, una metamorfosi che li porta fino alla formazione attuale, con Stefano Micolucci al basso e Giovanni Lanci alla batteria e alle percussioni.
La fiorente attività live e i primi demo li portano ad essere apprezzati da un pubblico variegato e da diverse riviste musicali. Nel 2002 partecipano alla compilation per la Sana Records “Rock e contaminazioni vol.1″ (con SUX!, 24 grana, One Dimensional Man, Estra), mentre nel 2004 avviene l’esordio su Black Desert Records (branca ‘oscura’ della 8 Records) con l’album ‘DIVISIONAL’(seguiranno nel 2004/05 circa 50 live dopo l’uscita dell’e.p.).
Il 2007 vede la band coinvolta nella realizzazione del disco intitolato ‘EROTOMANIA’ (prodotto da Amaury Cambuzat – Ulan Bator – Faust) uscito per I dischi del Minollo e Deambula Records. Fra il 2007/08 la band suona in Italia, Slovenia, Austria e Francia(@ Festival Fugues con Robin Guthrie ex Cocteau Twins, Port Royal…) nello stesso anno l’album viene preso in distribuzione in Francia dalla DebruitEtDeSilence records.
Il 2009 vede l’uscita di ‘TAJGA’, terzo disco della band prodotto nuovamente dall’ormai fidato Amaury Cambuzat e con la partecipazione di Daniele Carretti (Magpie, OfflagaDiscoPax) prodotto da ACID COBRA REC. e la co-produzione di Deambula Records e I dischi del Minollo Rec.
Il nuovo disco, tra indie e post rock, è oscuro e nervoso, ma anche intimo e riflessivo, a tratti commovente.
Una colonna sonora ideale per accompagnarci verso il buio, il baratro, la perdita dei sensi…