BUSTO A.: La questione Via Roma
Written by Administrator on October 19, 2009
Sono solo 150 metri di strada, ma hanno già fatto inbufalire la città. Da quando la Giunta comunale ha deciso di allargare la zona a traffico limitato al primo tratto di via Roma a Busto Arsizio (da piazza Trento e Trieste a via Cardinal Tosi), sulla base della discussione di una mozione (poi emendata dalla maggioranza) di Audio Porfidio che chiedeva l’allargamento della ZTL in centro città.
Ma, come purtroppo spesso succede da queste parti, tra il dire e il fare c’è di mezzo qualche problema. Durante l’ultimo consiglio comunale dello scorso 15 ottobre ciò si è evidenziato in tutta la sua dimensione nel corso delle quasi due ore di dibattito acceso, che non ha visto partecipe e protagonista il solo Porfidio, ma un po’ tutto il consiglio a tirare le orecchie alla Giunta, rea di non aver svolto in modo efficace e concreto il compito affidatole.
Perchè dunque tutto questo clamore? I fatti parlano in modo chiaro.
Migliaia di multe appioppate, la maggior parte a persone disabili o in difficoltà, perchè proprio in fondo alla via Roma, ma dalla parte che prosegue dopo via Cardinal Tosi, si trovano gli uffici dei Servizi Sociali. I disabili avrebbero dovuto comunicare entro 48 ore il loro passaggio lungo il tratto soggetto a sanzione, cosa che moltissimi non hanno fatto anche perchè la cartellonistica non è chiara e sintetica in proposito. Aggiungo, dopo un personale sopralluogo, che la cartellonistica è anche posizionata dentro il primo tratto di via Roma e posta sul lato di sinistra della strada (quando invece normalmente l’automobilista cerca le indicazioni sulla propria destra).
La via è a senso unico, ma proprio quei primi dieci metri sono a doppio senso, per poter permettere l’uscita dei residenti di via San Gregorio su piazza Trento e Trieste, ulteriore ingarbugliamento della situazione. Aggiungiamo a questo il fatto che molte persone non vanno in centro tutti i momenti, non leggono i giornali o non li leggono tutti i giorni e che non si capisce (ma questo non è un fatto, è una considerazione) quale sia il beneficio che la chiusura di quel tratto ha portato alla circolazione stradale e in generale al centro storico.
Attacco all’Assessore Fazio e al Comandante dei vigili urbani. Infatti, al di là della competenza e della serietà dell’Assessore, non si capisce quale sia e sia stato il suo apporto alla vicenda, se non per una burocratica questione posta al Ministero in merito.
Il consigliere Cornacchia, pur stazionando in maggioranza, non risparmia il suo attacco anche alla Giunta, rilevando come tante alte cariche ora presenti nei quadri amministrativi una volta non lo fossero pur con un organico della Polizia Locale maggiore, quando lui era assessore e da lui dipendevano i Vigili, il cui comandante non era nemmeno dirigente.
La sicurezza sulle nostre strade andrebbe sicuramente meglio tutelata anche con una maggiore presenza di pattuglie sul territorio, questa è opinione comune fra i cittadini, ma a quanto pare l’amministrazione preferisce adottare sistemi di controllo a distanza, come con i Photored sui semafori, le telecamere per le ZTL, oltre che gli invisibili ma inflessibili ausiliari della sosta.
Tutti sistemi che evitano il contatto diretto tra tutore dell’ordine e cittadino, e che fanno percepire a quest’ultimo solo la funzione sanzionatoria dell’amministrazione e molto meno quella di protezione e prevenzione. Un distacco tra Ente e società civile che rischia di diventare incandescente più dello stesso problema di via Roma. Un pasticciaccio brutto, insomma.