BUSTO A.: Bagarre in commissione servizi sociali
Written by Administrator on October 8, 2009
Commissione Servizi sociali agitata in quel di Busto Arsizio. Le premesse c’erano tutte: dalle poste della revisione di Bilancio che prevedeva un consistente ritocco (450.000 euro) della partita per gli interventi nel campo della sicurezza sociale in favore di minori soggetti a provvedimenti dell’autorità giudiziaria, all’interveto di don Lolli, responsabile degli Oratori cittadini, che aveva tracciato un quadro della situazione minorile molto incisivo e perfino troppo acuto rispetto a quanto è d’abitudine per la città.
Per questo, le risposte puntuali dell’Assessore non sono mancate, così come non sono mancate le polemiche.
Il fatto più soprendente però resta il fatto economico. E’ semplicemente terribile applicare la mera contabilità alla qualità di un intervento fatto su soggetti deboli: si ha sempre l’impressione di fare la carità.
La questione è tipica dell’amministrazione cittadina, ma anche del Consiglio Comunale: pare sempre di più che la frase che ogni tanto si sente in giro, che “anche i cittadini di Busto hanno un cuore dietro il portafogli”, sia quanto mai azzeccata.
Prima i soldi, poi la qualità della vita, anche per i minori.
Allora passano in secondo piano gli allarmi lanciati da don Lolli sulla fragilità dei soggetti, sull’attenzione dovuta loro dalle istituzioni pubbliche, sul coinvolgimento coatto di organismi come gli oratori che quest’estate si sono trovati a gestire molti casi di bambini problematici senza una competenza specifica da parte dei giovani educatori.
E’ possibile passare tranquillamente sopra lo stupore e lo smarrimento di soggetti deboli come i bambini traslocati da una cooperativa all’altra, solo per questioni economiche, senza valutare l’aspetto affettivo e l’equilibrio psicologico di questi piccoli?
Come quantificare i soldi dati per scongiurare aborti a madri in difficoltà, alla voglia di maternità di queste donne e al loro amore per la vita nascente? Sono tanti, sono pochi, sono giusti? Secondo l’Amministrazione, questo era il massimo, dal punto di vista contabile.
Sperando che a nessuno venga in mente di raccordare le due cose: bambini nati in queste condizioni possono facilmente diventare i bambini problematici di domani.
Attenzione a lavarsi troppo velocemente la coscienza.