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Grande Abbuffata a Spettacolando

Written by on October 7, 2009

Pino InsegnoSabato 10 ottobre siediti a tavola con gli amici di Spettacolando. Lo chef Marco ciapparelli ha preparato un menu’ ricco di sorprese e di ospiti. Un anticipo ……… ???

 

Si comincia con un antipasto a base di PINO INSEGNO (EX PREMIATA DITTA) accompagnato da un frizzantino DARIO BALLANTINI (STRISCIA LA NOTIZIA) per continuare con due primi di stagione LEF e
MARCO GRASSI . Il secondo piatto e’ a base di SICK TAMBURONINO FORMICOLA (GASPARE) per chiudere con un dolce rock FEDERICO POGGIPOLLINI (CHITARRISTA DEL LIGA)


BIOGRAFIA PINO INSEGNO

Pino InsegnoIl suo unico film è stato quello del 1985 Mezzo destro mezzo sinistro 2 calciatori senza pallone per la regia di Sergio Martino dove interpretava Carlo Vacca, un giovane calciatore dotato di grande classe. Diventato celebre con il quartetto comico Premiata Ditta negli anni ’80 (insieme a Roberto Ciufoli, Tiziana Foschi, Francesca Draghetti), continuerà con i colleghi una carriera fatta di sit-com e sketches comici ed un’unica incursione nel cinema: il film del 1995 L’assassino è quello con le scarpe gialle.

È stato sposato con la show-girl Roberta Lanfranchi con cui ha avuto due bambini, Matteo e Francesco, e dalla quale si è separato nell’autunno del 2007.

Ha tentato nel 2001 e nel 2002 l’avventura dirigenziale calcistica, acquistando parte della Società Sportiva Lazio Femminile e divenendone presidente. È infatti un noto sostenitore della Lazio.

Nel 2004 e 2005 è stato tra i presentatori della seconda e della terza edizione di O’ Scià, il festival musicale di Lampedusa organizzato da Claudio Baglioni.

Nel 2006 ha condotto il programma Mercante in fiera su Italia 1.

Oltre ad essere un apprezzato conduttore TV, Pino Insegno si applica molto nel campo del doppiaggio, è la voce ufficiale di Will Ferrell e Viggo Mortensen. Si possono ricordare Aragorn nella trilogia de Il Signore degli Anelli, Borat, il reporter kazaco di Studio Culturale sull’America a Beneficio della Gloriosa nazione del Kazakistan e Sinbad, il protagonista del film d’animazione Sinbad: la leggenda dei sette mari (2003), il mafioso russo Nikolaj de La promessa dell’assassino. Ha doppiato la tigre Diego nei film d’animazione L’era glaciale (2002), L’era glaciale 2: il disgelo (2006) e L’era glaciale 3: L’alba dei dinosauri (2009). Ha anche dato voce allo specchio magico nel film Shrek ed all’eterno rivale di Saetta McQueen, Chick Hicks nel film Cars – Motori ruggenti. Recentemente la sua voce è stata prestata al film Spider-Man 3 e precisamente al personaggio di Flint Marko, l’Uomo Sabbia. È il doppiatore di Stan Smith nella serie animata American Dad!. Nel 2008 ha partecipato in qualità di suggeritore ad alcune puntate di Buona la prima. Nel 2008 ha doppiato per la seconda volta dopo 18 anni Denzel Washington, per il film American Gangster. Nel 2008 ha condotto assieme a Roberto Ciufoli lo show televisivo Vieni avanti cretino. Nel 2009 ha condotto nuovamente il gioco a premi Mercante in fiera.

È il fratello maggiore dell’attore e regista Claudio Insegno.


BIOGRAFIA DARIO BALLANTINI

Dario BallantiniDario Ballantini nasce a Livorno nel 1964.

Ha i primi incontri con la pittura già tra le mura di casa, con il padre che dipinge in stile neorealista e gli zii post-macchiaioli. E’ colpito dalle riproduzioni delle opere di Guttuso e Picasso, viste nei volumi degli Editori Riuniti distribuiti dal padre. Si appassiona ai fumetti (Jacovitti e gli autori Marvel) tentando di realizzarne alcuni personalmente.

Nell’adolescenza scopre le canzoni di Luigi Tenco, la cui figura diventa anche il soggetto di molti ritratti. Dopo aver frequentato un corso di tratteggio tenuto dal Prof. Giulio Guiggi (1912-1994) si iscrive all’indirizzo artistico del Liceo Sperimentale di Livorno, dove è allievo di Giancarlo Cocchia (1924-1987), si diplomerà nel 1984. Nel frattempo comincia anche a manifestarsi la sua febbre da palcoscenico ereditata dal nonno materno attore di compagnie filodrammatiche.

A sedici anni visita a Parigi la grande mostra su Amedeo Modigliani (Museo dell’Arte Moderna) la cui opera sarà fondamentale per il suo iniziale percorso artistico. Il soggetto su cui si esercita in questo periodo è il volto di Totò così irregolare da ricordare le scomposizioni cubiste, oltre ai ritratti e le caricature dei compagni e professori di liceo con cui riempie intere agende scolastiche.

Finito il liceo conosce e frequenta il pittore Maurilio Colombini e il gallerista Cesare Rotini (1945-2008) cominciando ad esporre nell’ambito Livornese-Toscano dapprima con un ritratto di Pierpaolo Pasolini di stampo neo realista e in seguito con opere dal richiamo espressionista in collettive e personali. Molte sue opere di piccolo formato vengono periodicamente acquistate dall’organizzatore di alcuni premi regionali di poesia Giovanni Merlo con le quali vengono premiati i vincitori. Questo è un primo incoraggiamento a produrre e Ballantini si inserisce, pur avendo uno stile che contrasta con il mondo locale di pittura post macchiaiola nel foltissimo numero di pittori che da sempre operano a Livorno partecipando a vari concorsi ed esposizioni di gruppo tra cui tre rassegne “Rotonda Expo” in una di queste tra i visitatori figura l’allora Presidente del Senato Giovanni Spadolini (1925-1994) che sceglie un’opera di Ballantini per la sua collezione privata.

Nel 1989 frequenta un corso di grafica pubblicitaria tenuto dal Prof. Leonardo Baglioni e dello stesso anno è la sua ultima uscita personale con una mostra alla Galleria Teorema di Firenze di cui scriverà il critico Nicola Nuti. La mostra sarà però deludente per Ballantini, anche Firenze infatti sembra abituata ai pittori livornesi di vecchia tradizione e per di più un espressionista cupo com’è allora Ballantini stona con gli anni ’80 perché chi osa di più anche tra i suoi colleghi si rifà eventualmente a certi americanismi di maniera già più vicini alla pop art.

Farà seguito quindi un lungo periodo in cui l’Artista (forte della vittoria di un concorso tv per talenti di cabaret) si impegnerà soprattutto negli altri suoi campi di espressione coltivati parallelamente: il teatro il cinema e la televisione.

Nel 1993 sposa Cristina Cennini dalla quale avrà due figli Ilaria e Nedo.

La sua gestualità pittorica viene quindi trasportata in queste nuove esperienze esprimendosi con gli studi preparatori di trucchi speciali per le sue note trasformazioni televisive (culminati col successo di Striscia La Notizia) e con le scenografie degli spettacoli teatrali: la piece “Petrolini Petrolini” di cui è autore ed interprete viene dapprima rappresentata in occasione di un incontro con l’ultimo futurista allora vivente Osvaldo Peruzzi (1907-2004) fino a figurare in cartellone nel 2000 ad Asti teatro, rassegna diretta da Vittorio Sgarbi.

Ballantini realizza anche un cortometraggio usando tra l’altro immagini dei suoi dipinti “la chiave per il mare” che partecipa al “Bellaria Film Festival” scritto con Fabrizio Torri. Nel 2000 conosce il grafico Michele Rossi per il quale realizza i ritratti di alcuni grandi personaggi dello spettacolo tra cui Bice Valori ed Erminio Macario per il Festival “Acquaviva nei fumetti” di Acquaviva Picena.

Nel maggio 2001 inviato dal Tg satirico di Antonio Ricci incontra a San Benedetto del Tronto Achille Bonito Oliva alla mostra “A.B.O. le arti della critica” con cui ha modo di riparlare di pittura e dal quale riceverà proficui consigli.

Si trasferisce definitivamente a Milano separandosi da Cristina.

Nello stesso periodo conosce il giornalista Stefano Lorenzetto che scoprendo la sua attività pittorica quasi sospesa gli propone di realizzare una nuova esposizione, alla Galleria Ghelfi di Verona.

È il momento della svolta: il suo manager Massimo Licinio, già amico ed estimatore di Dario, decide di incoraggiarlo ad intraprendere di nuovo la carriera pittorica partecipando di fatto all’organizzazione della mostra la cui presentazione del catalogo sarà affidata, grazie ai buoni auspici della comune amica Marta Marzotto, a Giancarlo Vigorelli (1913-2005).

La mostra del maggio 2002 ha un ottimo successo di critica di pubblico, costituendo quindi una vera e propria “rinascita” come pittore.

Nell’ottobre dello stesso anno, Ballantini espone alla Galleria Borromeo di Padova; nel mese successivo, visita Jean Michel Folon (1934-2005) nello studio dell’artista a Montecarlo e Pietro Cascella (1921-2008) nell’atelier di Fivizzano, i quali lo incoraggiano mostrando di apprezzare le sue opere. Intanto partecipa con il Gruppo Labronico ad un’esposizione al Parlamento Europeo di Bruxelles. Si intensifica il rapporto con Achille Bonito Oliva, che stimola Ballantini ad una scelta più coraggiosa e accurata delle opere da preferire rispetto alla passata produzione. Anche Giancarlo Vigorelli, mostra di apprezzare questa trasformazione. I tempi sono maturi per organizzare una mostra a Milano, dove Dario trova la collaborazione della galleria Artesanterasmo. Viste e apprezzate le opere, il gallerista Sorrentino propone al prof. Luciano Caprile una visita nello studio di Ballantini a Milano. Da questo incontro nasce un’intesa culturale sulle tematiche delle opere e Caprile decide con entusiasmo di occuparsi della stesura del testo critico.

La mostra di Milano riscuote un notevole successo di pubblico e critica; successivamente Ballantini espone alle gallerie GMB di Vicenza, Bassano del Grappa e Madonna di Campiglio.

Nel novembre 2003 partecipa all’esposizione collettiva “Da Fattori al Gruppo Labronico” alla galleria Athena di Livorno. Nello stesso mese incontra a Roma, presso la galleria TaMatete (in occasione dell’esposizione “Soft Paintings”), Ugo Nespolo, il quale mostra di apprezzare notevolmente le sue opere. I due si incontreranno più volte nel corso di questi anni collaborando col mercante Cristiano Ragni.

E’ invece del febbraio 2004 la personale curata da Gian Ruggero Manzoni presso la galleria Gasparelli Arte Contemporanea di Fano. In seguito, sollecitato dal professor Caprile, Ballantini incontra il gallerista Roberto Rotta a Genova ed insieme decidono di preparare la mostra “Fine del mito”. Nel luglio 2004 partecipa – presso la Casa Natale Modigliani di Livorno diretta da Giorgio Guastalla – alla mostra permanente “Modigliani e i suoi amici di oggi”, un omaggio al grande artista scomparso nel 1920 da parte di pittori di varie generazioni, tra cui Enrico Baj, Renato Guttuso, Mimmo Rotella e Mark Kostabi. Dopo Genova, nel corso del 2005 la mostra “Fine del mito” si è svolta alla galleria Canci di Lerici , a Como presso la galleria ComoArte, a Cesenatico presso la galleria DZ Nuovo Segno, a Porto San Giorgio presso la galleria Imperatori.

Nello stesso anno nasce il terzo genito Deleo avuto dalla sua compagna Eleonora Giaiotti.

In occasione della premiazione “Telegatti 2005” viene riprodotta su porcellana un’opera realizzata appositamente per Tv Sorrisi e Canzoni e R101 e consegnata a tutti i premiati. Nel marzo 2006 il critico Luciano Lepri lo invita ad esporre alla Galleria Minerva di Perugia. In quell’occasione Ballantini visita lo studio del pittore Franco Venanti.

Nel maggio dello stesso anno il critico Fabio Marcelli, curatore della mostra internazionale sul Gentile da Fabriano, colpito dalle opere di Dario decide di curare l’allestimento di una sua mostra allo spazio “Regalobello” nelle “Ex Distillerie Montini” a Fabriano.

La mostra è visitata e apprezzata da Enrico Crispolti che in seguito scriverà un importante testo critico. Tra i visitatori figura anche Ivano Fossati che decide di “vestire” il suo palco per il tour “L’Arcangelo” con le opere di Ballantini riprodotte in grande scala.

Oltre alle scenografie Dario realizza la personalizzazione del pianoforte di Fossati.

Nel giugno 2006 Ballantini realizza l’etichetta personalizzata “Un Fiore per Ivan” in memoria di Ivan Graziani prodotta da Marcello Zaccagnini in occasione della manifestazione annuale “Pigro”. Nel settembre 2006, visita la mostra “Da Da Da Dadaismi del contemporaneo” di Achille Bonito Oliva con il quale realizza un servizio televisivo. Nell’ottobre dello stesso anno, Bonito Oliva gli consegna il premio “A.B.O.” d’Argento per la pittura. In seguito in occasione dell’esposizione “Una modella per l’Arte” di Acqui Terme, Dario incontra dopo venti anni Maurilio Colombini con il quale ha un lungo confronto che darà un nuovo stimolo alla sua pittura orientadola verso una maggiore libertà e gestualità.

Nell’ottobre 2006 il Corriere della Sera invita Ballantini a presentare, sotto forma di intervista, la grande mostra “Turner e gli Impressionisti” al museo di Santa Giulia a Brescia. Art Verona 2006, allestisce uno spazio espositivo con le sue nuove opere all’interno dello stand della Galleria Artesanteramo.

Nel febbraio 2007 al Teatro piccolo Eliseo di Roma vengono proiettate le immagini di alcune sue opere durante la lettura di un testo di Oliver Py interpretato da Leo Gullotta nell’ambito della rassegna sulle nuove drammaturgie francesi. Nel 2007 ha esposto nuovamente alla Galleria Artesanterasmo, alla Galleria Rotaross di Novara alla Galleria Art Gallery di Alzano Lombardo, al Palazzo Robellini di Acqui Terme, alla Casa dell’Arte al Teatro di Piacenza ed alla Galleria Artequadri di Schiumerini a Cosenza.

Nel febbraio 2008 alla Galleria del Palazzo Coveri di Firenze nell’aprile dello stesso anno a Castel dell’Ovo di Napoli.

 Il 29 novembre inaugura la sua personale dal titolo “Visioni sommerse” alla Galleria 18 di Bologna.

Dal 5 al 30 maggio 2009 espone la sua personale “Visioni sommerse” a Parigi, presso la Gallerie de l’Europe (Rue de Seine, 55, 75006 Paris)e dal 4 luglio al 05 settembre al castello di Bosses a Saint-Rhémy-en-Bosses (AO), con la cura di Alessandro Parrella e Massimo Licinio Management. Nel settembre scorso con “Labirinti Esistenziali” curata dal critico Nicola Davide Angerame, espone all’ex Chiesa Anglicana di Alassio. La recente produzione pittorica ancora più gestuale e libera viene particolarmente apprezzata dal gallerista Giancarlo De Magistris e presentata alla Galleria San Carlo di Milano con un nuovo testo critico di Luciano Caprile. In contemporanea, fortemente voluta da Davide Rampello, una mostra evento multimediale presso la Triennale Bovisa dove si fonderanno le due realtà artistiche di Dario con interventi di intellettuali, colleghi e giornalisti, tra cui Lucio Dalla, Antonio Ricci, Ivano Fossati, Enrico Ruggeri, Enrico Mentana, Remo Girone, Giorgio Bracardi ed altri. La mostra “Identità Artefatte” è progettata e curata da Massimo Licinio che si è avvalso dei filmati concessi da Antonio Ricci e della collaborazione dello scenografo Emilio Banfi. 


BIOGRAFIA NINO FORMICOLA (GASPARE)

Nino FormicolaNel 1976 ha conosciuto al Derby Club della sua città natale Andrea Brambilla, diventato anche suo cognato l’anno dopo, con cui ha dato vita all’affiatata coppia Zuzzurro e Gaspare.

I due sono apparsi per la prima volta in televisione nel 1978 nella trasmissione della RAI Non stop e l’anno dopo hanno partecipato a La sberla, in cui hanno proposto la macchietta dell’ingenuo commissario e del suo fido assistente.

Hanno raggiunto la popolarità con Drive In, varietà a cui hanno partecipato inizialmente solo in qualità di ospiti e del cui cast hanno preso a fare parte in seguito.

Nel 1986 hanno lasciato temporaneamente il video per dedicarsi al teatro, interpretando nella commedia di Neil Simon Andy e Norman, riproposta su Italia 1 nel 1991, il ruolo di due giornalisti costretti a sbarcare il lunario scrivendo articoli dozzinali per ogni genere di rivista ed entrambi innamorati della loro vicina di casa.

Dopo l’esperienza de Il Tg delle vacanze (1992) e di Dido… menica (1992-93) sono tornati in RAI dopo quindici anni di assenza e nel 1994 vi hanno condotto Miraggi, la doppia ministriscia serale in onda a ridosso del TG1.

Nell’estate 1996 la coppia è tornata a lavorare per i network privati, partecipando al varietà di Canale 5 Sotto a chi tocca condotto da Pippo Franco.

Nel 2001 Brambilla ha un grave incidente.

L’attività della coppia si è fermata, per poi ripartire successivamente con nuovi spettacoli teatrali e qualche saltuaria apparizione televisiva.

Dopo aver partecipato ad alcune puntate di Paperissima (2002), il 15 e 16 aprile 2005 hanno condotto Striscia la notizia


 

 

BIOGRAFIA FEDERICO POGGIOPOLINI

Federico Poggipollini nasce a Bologna dove attualmente vive. La sua carriera musicale comincia all’età di 11 anni quando inizia a suonare il basso e il pianoforte, fino a scegliere qualche anno dopo la chitarra,Federico Poggiopolini strumento che non ha più abbandonato. Le prime Rock Band locali dove inizia a suonare, portano i nomi di “Tribal Noise” e “Radio City” ed è proprio con quest’ultima che incide un Album nell’88 dal titolo “Sobborghi” (Rivernile Records – Emi).

All’età di 22 anni entra a far parte dei Litfiba e suona in “El Diablo” (CGD 1990), “Sogno Ribelle” (CGD 1991), “Terremoto” (1993) e nelle tournee Live del gruppo. Conclusasi l’esperienza Litfiba, dà vita alla band bolognese “Mister Tango” suonando in svariati clubs e locali per un anno intero e contemporaneamente collabora alle incisioni di una collana di Video Letteratura “I Salmi” musicati da Lucio Dalla, Xangò e General Bunny (X Records) e con Grazia Verasani per l’Album “Nata Mai” (BMG 1996). Nel 1994 diventa componente ufficiale della nuova band di Luciano Ligabue con il quale registra gli Album “Tributo ad Augusto” (CGD 1994), “Buon Compleanno Elvis” (WEA 1995), “Su e giù dal palco” (WEA 1997), “Radio Freccia” (colonna sonora del film omonimo) (WEA 1998), “Miss Mondo ’99” (WEA 1999), “Fuori come va’?” (WEA 2002), “Giro d’Italia” (WEA 2003), “Nome e Cognome” (WMI 2005), oltre a partecipare a tutte le tournee Live e apparizioni televisive che riguardano le suddette uscite discografiche. Nel 1998 esordisce come cantante solista, realizzando il suo primo CD “Via Zamboni 59” (Riserva Rossa WEA) e accompagnato dalla sua band, i KKF, svolge attività Live in Italia e all’estero partecipando a numerose trasmissioni televisive quali Help, Taratatà e Sanremo Rock. Nel 2000 collabora come autore nel brano “Troppo Zucchero” inserito nel CD “Rosa Sporco” (WEA) di Angela Baraldi.

Nell’autunno 2001 esce il singolo “Indelebile” (SONYMUSIC) e dall’inizio del 2002 è prodotto dall’etichetta STRANISUONI (studio di registrazione ed etichetta indipendente), e realizza un nuovo singolo per l’estate dal titolo “Tutto quello che” (STRANISUONI). Contemporaneamente continua il grande tour estivo che lo vede impegnato negli stadi con Luciano Ligabue dopo l’uscita dell’Album “Fuori come va?”, tournee che proseguirà nell’autunno dello stesso anno in diversi teatri italiani.

Anticipato a giugno dal singolo “Bologna e Piove” (STRANISUONI), arrivato fino al 12° posto della classifica FIMI-NIELSEN, il 21 Novembre 2003 esce il secondo Album “Nella fretta dimentico” (STRANISUONI), che segna un ulteriore passo avanti nella carriera di questo eclettico Artista, dimostrando una volta di più di essere non solo un bravissimo chitarrista ma anche un ottimo cantautore. Il 2004 e la prima parte del 2005 vedono impegnato Federico nella promozione dell’Album, prendendo parte a numerose trasmissioni televisive (All Music, MTV) e radiofoniche, nonché in una serie di Live in Festival e Club. Inoltre, nei primi mesi del 2005 collabora alla realizzazione del nuovo Album degli Aeroplanitaliani “Sei Felice?” (SUGAR), tra cui la hit “Canzone d’amore” e partecipa come ospite ad alcune esibizioni Live e trasmissioni televisive durante la promozione dell’Album. Sempre del 2005 l’uscita del singolo “7 minuti” (STRANISUONI), e la partecipazione al concerto-evento del 10 Settembre di Luciano Ligabue tenutosi al Campovolo di Reggio Emilia, durante il quale ha suonato sul Main Stage davanti a più di 180.000 persone.

Tra la fine del 2005 e l’inizio del 2006 è impegnato nel suo Club Tour invernale, che tocca diverse città del centro-nord e registra il sold-out ovunque. Da Marzo 2006 inizia il nuovo tour di Luciano Ligabue, che lo porta a suonare nei palazzetti e stadi di tutta Italia, compresi San Siro e l’Olimpico e gli interventi ad eventi televisivi quali le Olimpiadi Invernali ed il 1° Maggio.

A Settembre del 2006 insieme ad un’innovativa Super Band formata per l’occasione da musicisti del calibro di Max Gazzè, Morgan e Sergio Carnevale (Bluvertigo), prende parte all’MTV Day, eseguendo una serie di brani storici insieme ad altri numerosi ospiti (Giorgia, Caparezza, Meg, Velvet, Linea 77, Piero Pelù) e riscuotendo un incredibile successo di critica e pubblico. Dal dicembre 2006, Federico Poggipollini è anche il testimonial italiano del videogioco per Playstation e X-Box Guitar Hero II. Lo stesso ruolo è ricoperto in America dal chitarrista Dave Navarro.

Da giugno 2007 è uscito, in airplay radiofonico, “Il chitarrista”, cover del famoso brano di Ivan Graziani, reinterpretato in chiave rock, con la partecipazione di Filippo Graziani. Nel 2008 partecipa al tour Europeo 2008, tour stadi 2008 e tour Arena di Verona 2008 accompagnando Luciano Ligabue.

Il 23 aprile 2009 è prevista l’uscita del suo terzo album da solista intitolato “Caos Cosmico”, anticipato dall’uscita nelle radio del singolo “Taxi Viola”.

 


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