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RON ft. La Scelta “Aquilone”

Written by on July 11, 2016

Ron Aquilone“Aquilone” è il nuovo estratto dal doppio album di Ron intitolato “La Forza di dire si” (Le Foglie e il Vento con la collaborazione di F&P Group – distr. Universal Music Italia) i cui proventi sono devoluti alla alla ricercca contro la Sclerosi Laterale Amiotroficaa 

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“….Cambiare l’angolazione del proprio punto di vista puó aiutare a ritrovare serenità dopo momenti bui…
In un mondo estremamente cinico e a volte ai limiti dello scontato,l’Aquilone è colui che è ancora capace di stupirsi, colui che crede e da un valore essenziale ai sogni, colui che nonostante le intemperie della vita trova il modo di sollevarsi in aria perchè in fondo “…tutto è possibile in un metro quadrato fra i sogni dei grandi e le nuvole..”
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BIOGRAFIA RON

Rosalino Cellamare, in arte Ron (Dorno, 13 agosto 1953), è uno dei più importanti e amati cantautori italiani.
La sua carriera inizia nel 1970 quando, non ancora diciassettenne, sale sul palco del Festival di Sanremo con “Pa’ diglielo a Ma’”, conquistando da subito notorietà e favore del pubblico.
Negli anni ‘70, Rosalino mette le basi per la sua carriera: l’amicizia e la collaborazione con Lucio Dalla (si deve a lui anche la scelta del nome Ron), la stesura delle prime musiche (di Ron, ad esempio, è “Piazza Grande”, che Dalla porterà a Sanremo nel 1972), gli album sperimentali, i concerti impegnati (tra cui il celebre “Banana Republic”, con Dalla e De Gregori nel 1979) e una parentesi nel cinema (“Lezioni private”, “In nome del Papa Re”, “L’Agnese va a morire”, “Turi e i Paladini”, “Mascagni”) formano l’artista e lo lanciano definitivamente nel mondo della musica italiana.

Nel decennio successivo, grazie ad album di successo come “Una città per cantare”, “Al centro della musica” e “Guarda chi si vede” (contenente “Anima”, canzone vincitrice del Festivalbar del 1982), Ron diventa uno degli artisti italiani più amati e consolida il suo successo tra gli addetti ai lavori ed il grande pubblico, tanto che, nel 1986, il regista Mario Monicelli inserisce nel suo “Speriamo che sia femmina” la fuga di casa delle protagoniste proprio per assistere ad un concerto dell’artista.

Tra il ’90 e il ’96 nascono alcune sue canzoni entrate di diritto nella storia della musica italiana, come “Attenti al lupo”, “Non abbiam bisogno di parole”, “Le foglie e il vento” e “Vorrei incontrarti fra cent’anni”, con la quale vince, sul palco con Tosca, il 46° Festival di Sanremo.

Seguono anni in cui le collaborazioni con altri artisti, la voglia di mettersi in gioco e l’impegno nel sociale segnano significativamente la produzione di Ron, a cominciare dall’album “‘70/’00”, in cui duetta con amici e colleghi conosciuti durante il corso della sua carriera, passando dal “Fab Four tour” dell’estate del 2002 con Fiorella Mannoia, Pino Daniele e Francesco De Gregori, sino ad arrivare nel 2006 al doppio cd “Ma quando dici amore” (i cui proventi furono devoluti a favore dell’Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica per la lotta contro questa terribile malattia neurodegenerativa) e, nel 2008, a “Quando sarò capace d’amare”.

Dopo cinque anni dall’ultimo lavoro discografico e tanta contaminazione anglo-americana, Ron ritorna nel 2013 con “Way Out”, offrendo con esso le sonorità e l’atmosfera della musica che da sempre ama e ascolta. L’anno dopo, il 2014, è la volta del successo di pubblico del brano “Un abbraccio unico”, presentato al Festival di Sanremo e contenuto nell’omonimo album.

A dieci anni da quel primo album di duetti e d’impegno contro la SLA, Ron ha dato vita a “La forza di dire sì”, doppio cd contenente 24 duetti e 2 canzoni inedite, i cui proventi sono anche questa volta devoluti alla ricerca contro la Sclerosi Laterale Amiotrofica.


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