Simona Barbieri Mckenzie: una streghetta dalla voce che incanta
Written by Administrator on September 15, 2015
Difficile spiegare un album di Simona Barbieri Mckenzie. In realtà è proprio difficile cercare di spiegare l’artista Simona Barbieri Mckenzie. Così come è difficile immaginare un futuro non splendente per questa che è un’artista a tutto tondo. Il suo album “Ridatemi le nuvole” è qualcosa di talmente etereo e leggiadro da dover essere ascoltato. In silenzio? Non necessariamente. Ma la serenità che infonde a chi ascolta ogni brano riesce quasi ad escludere il mondo esterno alle auricolari. Non è detto che una voce delicata non possa coinvolgere ed è proprio quello che avviene ascoltando “Ridatemi le nuvole”.
L’artista brianzola non si compiace mai, in questo album, fortunatamente, non si trovano inutili virtuosismi – gorgheggi alla Giorgia prima maniera, per intenderci -, anzi. Simona Barbieri Mckenzie arriva sempre dritta al punto. E anche gli arrangiamenti sono vere perle. Non vi aspettate sonorità dance. Nonostante l’artista abbia vari generi nelle proprie corde – la collaborazione con i Two Fingerz ne è un esempio -, in questo album sceglie di condurre chi ascolta in un altro mondo, un universo parallelo. Che paradossalmente tocca le vette più alte nei brani in inglese. Quelli in italiano sembrano “umanizzare” Simona Barbieri Mckenzie, renderla quasi più cantante in carne e ossa. Nei brani in inglese, invece, come le eccezionali “Floating leaf” e “May Mary Malone” si riesce davvero a viaggiare con la mente. Questa è la grande magia che che avvolge questo album. Un album senza tempo e che, nonostante sia uscito nel 2013, ha ancora non soltanto una grande attualità ma anche e soprattutto un grandissimo impatto su chi ascolta e gli sa dare sensazioni sempre nuove anche dopo diversi ascolti.