Bono Vox: ‘Volevo sciogliere gli U2’
Written by Administrator on October 3, 2011
“Una musica che nessuno avesse mai ascoltato prima, quella era la nostra droga. Avevamo fatto delle cose importanti nel mondo del rock, ma la musica che avevamo suonato fino a quel momento era roba che chiunque altro avrebbe potuto fare e, in molti casi, come in Rattle and Hum, terribilmente deja-vu. A quel punto la scelta era: o inventiamo un suono nuovo oppure tutti a casa”.
“Nel ‘91 eravamo davvero alla frutta. Andammo a Berlino pensando di motivarci e invece stavamo scendendo all’inferno”. Bono Vox racconta al quotidiano Repubblica come gli U2 rischiarono di sciogliersi venti anni fa. “Depressione totale. Litigare fa bene, aiuta le persone a esprimersi, ad argomentare», mentre «il silenzio, quel silenzio, è assai più pericoloso. C’era il gelo fra noi”.
Poi la svolta. “Pian piano cominciammo a renderci conto di avere qualcosa in mano. In due giorni mettemmo a fuoco e registrammo almeno sei canzoni, dopo settimane, mesi di stasi totale”, racconta Bono .
“Il momento chiave fu l’incisione di One e l’arrivo di Brian Eno a Berlino. C’era una tensione pazzesca. The Edge e io eravamo in minoranza. One fu la canzone che mise tutti d’accordo. Quando Eno ascoltò il brano, disse: ragazzi, io sono della partita. E questo sollevò il morale di tutti”.
Poi la svolta. “Pian piano cominciammo a renderci conto di avere qualcosa in mano. In due giorni mettemmo a fuoco e registrammo almeno sei canzoni, dopo settimane, mesi di stasi totale”, racconta Bono .
“Il momento chiave fu l’incisione di One e l’arrivo di Brian Eno a Berlino. C’era una tensione pazzesca. The Edge e io eravamo in minoranza. One fu la canzone che mise tutti d’accordo. Quando Eno ascoltò il brano, disse: ragazzi, io sono della partita. E questo sollevò il morale di tutti”.
[fonte: TGCom]
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