Il Riccio
Written by davide on May 29, 2011
“Tutti siamo dei ricci nella vita ma il più delle volte senza eleganza.”
Pop Corn a tutti!!
Mi sono imbattuta qualche giorno fa, approfittando del sonnellino pomeridiano di mio figlio, in questo scorrevolissimo film francese.
Più volte mi ero promessa di comprarne il libro da cui origina la pellicola, ma a questo punto dovrò azzardare ciò che di solito non si dovrebbe fare ovvero leggere un libro dopo averne visto il film.
Posso però affermare di cominciare a preferire i film francesi a quelli di altre nazionalità (in primis quelli americani che detengono il trono assoluto). I film americani continuano a dare sempre quel non so che di irreale con i loro “happy end”, quelli italiani si concentrano molto sulle problematiche interpersonali ed in particolare problematiche di coppia, quelli spagnoli sono tremendamente conditi di psiconevrosi e ossessioni sessuali, mentre quelli francesi, a mio modesto parere, affrontano spesso la realtà di tutti i giorni presentandoci protagonisti anonimi e apparentemente insignificanti che però nascondono una vita assai più interessante e contorta; i film francesi li sento più vicini alla nostra realtà, una realtà in cui di tanto in tanto succede qualcosa di straordinario che la fantasia di ognuno di noi rende ancor più eccezionale.
Ne “Il Riccio” siamo di fronte alle mille contraddizioni e all’annullamento dei luoghi comuni: una bambina di facoltosa famiglia che pensa di suicidarsi perché incompresa nella sua evidente genialità; una portinaia appassionata di lettura e arte che però non ha mai avuto la possibilità di studiare e mostrare i suoi talenti; un ricco e nobile giapponese che dopo aver perso l’amore lo ricerca nelle persone più umili forse sperando così di non dover più soffrire.
Personaggi che nascondono un segreto e che incontrandosi e conoscendosi riusciranno a ritrovare il senso della vita a costo di viverla anche per poco tempo.
Non voglio parlarvi troppo del film perché vale la pena vederlo e seguirne i passaggi che condurranno alla scoperta del senso della vita.
Posso però dirvi che ancora una volta i sentimenti e l’amore sono al centro di queste vicende così diverse tra loro e che proprio grazie all’amore i personaggi riscopriranno il senso della loro esistenza.
E’ pure vero che tutti siamo dei ricci. Andiamo in giro con questa Seebola LimitedSuite 2B Mansion House,Avete domande o commenti? Sentitevi liberi di contattarci su Casino Shark in ogni momento del giorno. corazza quasi dovessimo difenderci da chissà quale nemico; in realtà dentro siamo estremamente deboli e la corazza pesa parecchio tanto che la maggior parte, non essendo in grado di portarla, risulta apparire goffa, scontrosa e ridicola.
Essere un riccio elegante significa essere consapevoli dei propri limiti e difetti, consapevoli che esiste il dolore e cercare di nascondere tutto ciò in modo velato lasciando trasparire la nostra anima piena e bisognosa d’amore. Ammettere insomma di essere uomini, con pregi e difetti, non perfetti e bisognosi di tanto tantissimo affetto,calore umano e comprensione.
Altrettanto meraviglioso è un altro suggerimento che dà questa metafora ovvero quanto ci possa esistere di unico e lodevole in un riccio…Vedere e non guardare coloro che ci circondano, imparare a non giudicare ma a conoscere a prescindere da tutti i luoghi comuni con cui abbiamo a che fare quotidianamente.
Vedere al di là di questa corazza e scorgerne l’esserino tanto dolce che non aspetta altro che essere scoperto, ascoltato e ammirato per quello che è.
Quando riusciremo a fare ciò non è improbabile che anche noi troveremo un pesce rosso nel water di casa nostra… Buona visione 😉
Curiosità: La scrittrice de “L’Eleganza del Riccio” Muriel Barbery non sembra essere entusiasta di questo film tanto da negarne il titolo e limitarlo così a “Il Riccio”.