Prima dell’Alba
Written by davide on April 14, 2011
“Sai io credo che se esistesse un qualsiasi Dio,non sarebbe in nessuno di noi. Ne’ in te, ne’ in me. Ma solo in questo piccolo spazio nel mezzo. Se c’e’ una qualsiasi magia in questo mondo, deve essere nel tentativo di capire qualcuno condividendo qualcosa. Lo so, e’ quasi impossibile riuscirci, ma che importa in fondo?La risposta deve essere nel tentativo”.
Pop Corn a tutti!!
Film per romanticoni questa settimana; per tutti coloro che credono al destino, all’Amore, al colpo di fulmine, alla fatalità e all’anima gemella. E perché non crederci di tanto in tanto?
Ci si crede quando ci succede ma in fondo ci piace l’idea che possa accadere.
Due ragazzi sullo stesso treno con due mete completamente diverse (lui, americano, deve prendere un volo per gli USA lei, francese, deve proseguire fino a Parigi).
E come capita qualche volta sul treno nei viaggi lunghi si attacca bottone per un motivo o per un altro e magicamente si scopre si avere tante cose in comune o di provare piacere nel discutere di un argomento o di un altro con uno sconosciuto. E ci meravigliamo: com’è possibile che possa esistere una persona tanto gradevole con cui condividere pensieri e parole al di fuori della mia cerchia di amici, al di fuori dei miei colleghi di lavoro, al di fuori della mia famiglia, al di fuori di un classico contesto in cui si esce proprio con lo scopo di conoscere come una cena a casa di un amico o una birra al bar?
Il caso?Il destino?Io stesso che mi creo le condizioni? Beh, a mio parere è un po’ un mix di tutte queste cose perché nella vita non tutto è prevedibile, non sappiamo se sia già scritto da qualche parte ma sicuramente noi siamo gli artefici di ciò che viviamo. Siamo noi che diamo la risposta al momento in cui ci si presenta una situazione; siamo noi ad accettarla oppure a rifiutarla, a continuare o a finire. E spesso conviene accettare ed essere curiosi, avere la mente aperta ed essere disposti anche a soffrire. Io ho imparato che soffrire rafforza non molto ma moltissimo il nostro animo e ci rende più sensibili, più creativi, più maturi. Sì, fa male, ma solo provando una forte emozione come il dolore si può donare altrettante emozioni positive e saperle vivere intensamente come è giusto che sia.
Questi due ragazzi scoprono di essere compatibili, di avere tante cose da dirsi, di potersi parlare e potersi ascoltare reciprocamente, quasi si fossero già conosciuti altrove o in un’altra vita. E a volte sembra che scappino l’uno dall’altra proprio perché sembra abbiano già vissuto una vita assieme ma poi si riavvicinano, si desiderano, già si amano.
Finale triste, senza scambio di indirizzi, né numeri di telefono,ma solo un appuntamento che lascia un grosso quesito: chissà se si rivedranno su quel binario?
Io ho sempre sparato di sì, perché quello che hanno vissuto è stato forte, intenso e tutto concentrato in una notte; chissà come sarebbe stato passare l’intera vita assieme?
Ma la frase iniziale risponde un po’ al finale perché ci dice che ciò che conta è quello che si crea fra due persone e ciò che si può condividere o imparare dall’altro; ma ancora più importante è tentare di capire qualcuno e scambiare delle idee, dei momenti… anche se solo per una notte.
Curiosità: grosse curiosità non ce ne sono. L’attore principale è Ethan Hawke, il ragazzino dell’ “Attimo Fuggente” che anche in questo film ha colto l’attimo molto bene con Julie Delpy.