Estremo saluto al piccolo Federico

Oggi 26 agosto Legnano ha dato l’estremo saluto a Federico Clerici, il ragazzino di 10 anni rimasto sepolto sotto la sabbia sulla spiaggia delle Canarie.

Stamane, la chiesa di S.Pietro ha accolto l’intera comunità della Canazza, i parenti, gli amici.

In un tempio che non ha potuto ospitare tutta la gente cenvenuta, ha celebrato le esequie il parroco don Gianni Cazzaniga assistito da mons. Carlo Galli, mons. Franco Monticelli, don Lucio Galbiati, don Felice Carnaghi e padre Giorgio.

Alle 9.30, mezz’ora prima del previsto inizio della cerimonia funebre, la chiesa di S.Pietro era già gremita. Non un solo posto risultava libero. Il sindaco Vitali e il suo vice Fratus si sono posizionati in fondo al tempio, restando in piedi, in assoluta discrezione. Un servizio d’ordine di parrocchiani ha gestito l’afflusso in chiesa, mentre all’esterno Polizia locale, Polizia di Stato e Carabinieri controllavano fotografi e cineoperatori perchè nessuna immagine venisse ripresa all’interno. Un’ambulanza, posteggiata in una zona limitrofa, era pronta per eventuali interventi di pronto soccorso.

Il feretro color bianco al centro, davanti  all’altare. Alla sua sinistra, in prima fila, i genitori, Cristina e Marco, accanto ai quali erano seduti i parenti più stretti e gli amici. L’intera comunità della Canazza era insomma presente all’estremo saluto e con gli abitanti del quartiere anche un gruppo di ospiti del Centro “Stella Polaris” di Rho dove mamma Cristina svolge un ruolo di responsabilità.  Presenti anche i compagni della società sportiva di calcio per cui giocava Federico, la Carcor Rescaldina.

Il sacramento della Comunione ricevuto da Federico nello scorso mese di maggio è stato al centro dell’omelia pronunciata dal parrocco, don Gianni: “Indosso gli stessi abiti di quella cerimonia – ha esordito il sacerdote in un clima di estrema commozione – strettamente collegata a quella odierna. Allora, caro Federico, tu hai fatto Comunione con il Padre, oggi proclamiamo a tutti che la tua Comunione è arrivata a una pienezza assoluta”.

“In noi – ha proseguito il parroco – si agitano emozioni e pensieri che non sappiamo governare. Davanti alla tua morte, ecco la domanda di fondo: perchè? Noi dobbiamo avere la fede per non pretendere risposte certe e sicure. Dobbiamo avere piuttosto la fede di abbandonarci alla certezza di un Padre che non lascia mai soli i suoi figli”.

“Quattro bambini – don Gianni ha ricordato l’avvenuto espianto degli organi di Federico – grazie a te hanno avuto una nuova possibilità di vita. Il tuo cuore batte ancora. I tuoi occhi ammirano sempre le bellezze che ci circordano. Tu vivi in Cristo e per questo non ti diciamo addio, ma arrivederci là dove ci hai preceduto”.

Un lungo applauso ha salutato sia la conclusione dell’omelia, sia l’uscita del feretro dalla chiesa.

Federico da oggi riposa al cimitero monumentale.