The Forty Moostachy
Written by Roberto on April 4, 2010
The Forty Moostachy è un progetto che nasce a Vicenza nell’estate 2003. Power trio composto da Luca (chitarra, voce) Gio (basso) e Nesh (batteria). L’obiettivo iniziale era quello di creare un repertorio di influenza stoner rock, basato su esagerazione dei volumi ed attitudine garage ed indie; ma la prima registrazione, il demo 2004, lascia comunque trasparire un retrogusto blues che si fa sentire tra crunch e distorioni.
I tre brani presenti nel demo vengono accolti dalle webzine in maniera positiva; contemporaneamente decolla l’attività live con la quale The Forty Moostachy cercano di emergere esibendosi in club e locali di vario genere nonché partecipando a diverse manifestazioni estive.
Iniziano quindi le interazioni con altre band del panorama underground nazional ed estero; fino ad ora, The Forty Moostachy hanno avuto l’opportunità di aprire i live set per importanti band italiane quali One Dimensional Man, Cut, OJM, Smal Jacket, Super Elastic Bubble Plastic, Teatro Degli Orrori ed internazionali come High On Fire, Orange Goblin e Los Natas.
L’estate del 2006 vede The Forty Moostachy impegnati nella realizzazione del videoclip di “The man is running fast”, e la partecipazione alla prima edizione dell’Indie attack, contest dedicato alle band emergenti ospitato all’interno dello Sherwood festival.
Nell’inverno 2007 arriverà poi la partecipazione all’Italia wave love festival, dove la band arriverà ad esibirsi alle semifinali della manifestazione.
Live dopo live il gruppo si evolve ed il repertorio per un nuovo lavoro in studio si è piano piano creato.
Nel 2007 inizieranno le registrazioni per il primo full-lenght intitolato “Three rooms, some songs, the show….and a suitcase full of bones”, in cui si rende finalmente evidente l’importanza data da The Forty Moostachy ad un immaginario visionario, allucinato e psichedelico raccontato brano dopo brano.
Pochi mesi dopo, grazie al costante lavoro di contatti con altre band, i tre vengono inclusi con il brano “Dead man in the bathroom” nella compilation “The heavy italian psych sound”, distribuita da Go down records e dalle band stesse partecipanti al disco.
L’attività live nel frattempo inizierà ad allargare il proprio giro di appartenenza per andare a toccare province e città più o meno distanti, per portare su più palchi possibili la filosofia live di The Forty Moostachy, fatta di schiene indolenzite, ginocchia tumefatte, mani insanguinate ed immaginario teso ad un mississipi che non c’è nella pianura padana ma che è sempre presente nella vena compositiva di Luca, Gio e Nesh.
Le recensioni riguardanti “Three rooms…” sono comunque state accolte positivamente dalle webzine specializzate e non, che hanno messo in evidenza, con grande piacere della band, l’impegno dimostrato per creare storie immaginarie, creare un “concept”.
Nell’estate 2008 avviene la prima vera e propria pausa per The Forty Moostachy: sei mesi di assenza dai palchi per porsi finalmente nella condizione ottimale per preparare il loro umplugged live set, dove viene messo al centro di tutto, la canzone, scarna dei suoni ma piena di significato emozionale.
A breve un piccolo tour acustico, un nuovo videoclip e nuove collaborazioni per ciò che riguarda booking e management.
The Forty Moostachy….the best is yet to come….