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LEGNANO: Chirurgia d’eccellenza

Written by on March 3, 2010

Il lavoro dei chirurghi legnanesi, alla luce dei riscontri oggettivi, ha ottenuto significativi riconoscimenti anche in ambito internazionale. Giovedì 4 marzo, ad esempio, se ne parlerà in un congresso mondiale previsto a Firenze.

Già dagli anni ’80 Roberto Carminati – pioniere della chirurgia “senza tagli” – crea, sviluppa ed utilizza tecniche conservative e riparative, raggiungendo l’utero e le ovaie attraverso il “naturale” canale vaginale, tecniche e risultati ora presentati nel libro di recente pubblicazione “ La chirurgia vaginale oltre la tradizione” corredato da due DVD, edito da PICCIN, Padova. Il volume è stato presentato alla stampa, ieri mattina, all’ospedale di Legnano.

Si tratta di un’esposizione didattica di una chirurgia applicata alla via vaginale, con una iconografia di ottimo livello supportata da due DVD altamente qualificanti, che ci illustra nuovi approcci chirurgici per patologie ricorrenti nel contesto della specialità. Un testo ambizioso che rilancia la via vaginale per indicazioni che la via laparoscopica ha fatto proprie e che ha la sua razionalità, nella raccomandazione di intervenire nella maniera meno traumatica possibile, meno dispendiosa in termini economici di gestione dell’intervento, di degenza ospedaliera, di recupero dell’attività lavorativa, di accettabilità da parte della paziente.

“Si tratta di una chirurgia élitaria  – ha affermato il dott. Carminati – nel senso che non può essere improvvisata, alla quale si arriva dopo un percorso formativo clinico e chirurgico completo. I casi devono essere attentamente vagliati e selezionati per non lasciare spazio all’improvvisazione chirurgica in presenza di riscontri clinici complicati. A Legnano, siamo parecchio avanti, se consideriamo che l’89% dei casi, a tutto il 2007, è stato trattato con questa tecnica”.

“La scuola alla quale mi sono rifatto – ha spiegato il direttore della Unità Operativa – è stata inusuale e complessa. Decisivo, per me, l’incontro negli anni Ottanta con un medico giapponese, il prof. Masahiko Mizuno”.

 


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