LEGNANO: Il Vangelo dei Legnanesi
Written by Administrator on December 14, 2009
Dei “Legnanesi” inediti quelli che si sono presentati sulla scena insolita della Basilica di San Magno per la proclamazione de “l Vangeli da San Marcu” sabato 12 dicembre alle ore 2100.
La serata nasce dal lavoro competente, dalla curiosità e dall’entusiasmo di più persone. Quando all’inizio di quest’anno il dott. Masetti ha presentato la sua versione in dialetto legnanese del Vangelo di San Marco Mons. Galli ha immediatamente colto l’opportunità di proporlo in una lettura pubblica. Ha subito trovato nel Sig. Provasio, la Teresa dei Legnanesi, piena adesione alla proposta.
La collaborazione del Centro Culturale San Magno ha contribuito alla programmazione della serata.
Sabata sera, già alle 20.30, un buon numero di spettatori era in attesa dell’esibizione inusuale dei Legnanesi: non uno spettacolo con battute, lustrini e canti, ma la lettura di un testo sacro. Nella penombra della basilica i convenuti sono stati accolti dalla musica dell’organo (composizioni sacre del Maestro Stella suonate all’organo Carrera di Sant.Ambrogio dallo stesso autore e da Maria Teresa Nebuloni) e dalla stupenda pala del Luini illuminata.
Alle 21.05, con sorprendente puntualità, Mons. Galli ha rivolto il suo saluto al pubblico e ha spiegato lo spirito della serata: non uno spettacolo ma la proclamazione della parola di Dio che per essere più immediata può passare attraverso forme di lingua popolari.
Per entrare in sintonia con il senso della serata è stato opportuno far precedere la lettura da un’introduzione. Mons. Garavaglia, cappellano dell’ospedale, ha illustrato le caratteristiche linguistiche (linguaggio semplice e lineare) e il senso del racconto di Marco che si rivolge ai catecumeni ed è preoccupato di affermate con chiarezza la duplice identità, umana e divina di Gesù.
Il dott. Elio Masetti, con vivacità, alternando la lingua italiana al dialetto, ha spiegato la genesi della sua opera.
E’ la realizzazione di un sogno di gioventù: il bisogno di conoscere Gesù lo ha portato ad un incontro particolare con il Vangelo di Marco che per le caratteristiche compositive, dettagliato nella descrizione e semplice nel linguaggio, è il testo più adatto per una trasposizione in dialetto. Per la traduzione, che ha visto la conclusione nel 2008, l’autore si è avvalso del testo della CEI, frutto di un lavoro di adattamento alla lingua italiana corrente.
Dopo uno stacco musicale Giordano Finocchio, voce dei Legnanesi, ha annunciato la proclamazione di alcuni brani del Vangelo, effettuata da Antonio Provasio (la Teresa) e Luigi Campisi (il Giovanni). Ha invitato il pubblico a compiere un piccolo sforzo di immaginazione, uscire dallo spazio sacro e austero della chiesa per collocarsi idealmente nel cortile, in quell’angolo in fondo in cui si trova la porta della casa della Teresa e del Giovanni. Una sera, prima di Natale, leggono ai loro nipoti “Ul Vangeli da S. Marcu”. Gli attori, per i quali non è certo stato facile passare dall’immediatezza delle battute alla lettura di uno scritto in dialetto, nonostante l’emozione dettata dal luogo e dal contenuto hanno saputo rendere con una recitazione efficace i brani scelti: l’inizio del Vangelo di San Marco, le parabole del seminatore, della lampada, del seme, del granello di senape, dei contadini omicidi, la Passione, la Morte e la Risurrezione di Cristo.
Il pubblico, dapprima un po’ titubante, ha sottolineato l’apprezzabile lettura con entusiasti applausi.
Sicuramente è stata una bella prova come hanno dichiarato gli organizzatori e gli attori al momento dei ringraziamenti finali.